La fregata russa Makarov in fiamme nel Mar Nero dopo essere stata colpita da un missile ucraino

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-06

La “Admiral Makarov”, fregata russa da tempo al largo di Odessa, è stata colpita da un missile Neptune ucraino: a bordo è divampato un incendio, non è chiara la sorte dei circa 200 membri dell’equipaggio

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Vicino all’isola di Zmiiny al largo della costa di Odessa, nel Mar Nero, la fregata russa “Admiral Makarov” (“Ammiraglio Makarov”), categoria Petrel 11356R, è in fiamme dopo essere stata colpita da un razzo ucraino. Ad affermarlo è il deputato Oleksiy Honcharenko su Telegram, citato dai media ucraini e ripreso dallo Stato Maggiore dell’esercito di Kyiv, che ha spiegato come siano in corso operazioni di soccorso con l’utilizzo di numerosi aerei e imbarcazioni. Nell’ultima settimana c’erano state incursioni da parte di droni ucraini TB-2 nell’area dell’isola dei Serpenti: i velivoli erano riusciti a colpire e distruggere alcune postazioni missilistiche e anche una motovedetta.

La fregata russa Makarov in fiamme nel Mar Nero dopo essere stata colpita da un missile ucraino

A essere colpita è la fregata più moderna della flotta dell’Ammiraglio Grigorovich, la nave da guerra più importante della flotta russa del Mar Nero dopo la Moskva. L’imbarcazione è stata coinvolta in un attacco alla città di Odessa in aprile. Il Cremlino nega che abbia subito danni: “Non abbiamo alcuna informazione in merito” ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, che commentando le parole del presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko secondo il quale i tempi dell’operazione si sarebbero prolungati rispetto a quanto previsto inizialmente ha aggiunto: “Tutto procede secondo i piani”.

L’importanza della nave colpita dall’esercito di Kyiv

Secondo Forbes, la fregata Makarov era un obiettivo militare importante per l’Ucraina: è l’ultima e più moderna nave della sua classe, insieme alle altre due fregate della classe Admiral Grigorovich appartiene alla Flotta del Mar Nero, con base a Sebastopoli. Tutte sono armate con otto missili da crociera Kalibr e 24 missili terra-aria a medio raggio Buk. La Makarov prevede a bordo un equipaggio di circa 200 persone. Per colpirla sarebbe stato utilizzato anche un drone da ricognizione Global Hawk dell’aeronautica americana, che potrebbe aver fornito agli ucraini informazioni essenziali durante l’attacco.

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