I Tre Ninelli censurati da Freccero

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-05

Al suo posto Freccero vuole un programma di approfondimento giornalistico: «Mi dispiace per loro ma la sfida dell’informazione è centrale»

article-post

Carlo Freccero, direttore di Rai2, finisce nel mirino del Partito Democratico per via dello stop alla striscia quotidiana, «Quelli che…dopo il tg» con Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, cancellati dalla tv, secondo i Dem, per aver preso in giro il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli.

I Tre Ninelli censurati da Freccero

Gli autori di «Quelli che… dopo il tg» si dicono «stupiti» della fatwa emessa da Freccero, l’illustre pensionato chiamato al timone di Rai2. Il direttore in quota 5 Stelle ha deciso di farli fuori. Al suo posto Freccero vuole un programma di approfondimento giornalistico: «Mi dispiace per loro ma la sfida dell’informazione è centrale». E noi sinceramente non vediamo l’ora di vedere che tipo di “approfondimento giornalistico” partorirà un espertone di prima categoria come Freccero, uno che ha spesso cambiato idea ogni due per tre più o meno su tutto, riuscendo a passare per censurato persino mentre lavorava nella rete più lottizzata della RAI.

Per i Tre Ninelli di Luca e Paolo invece si aprono orizzonti di collaborazioni interessanti, visto che lo sketch, proprio per allontanare i sospetti di censura, potrebbe finire direttamente in Quelli che il calcio, mentre con maggiore gusto si attendono le “sperimentazioni” che Freccero sicuramente ha in canna. A questo proposito è interessante sottolineare quanto ha raccontato Giancarlo Magalli, di cui Freccero ha annunciato l’addio: «Freccero ha detto di avere problemi di budget: se deve destinare risorse ad altre cose, da qualche parte deve risparmiare. I fatti vostri c’era già nel ‘96 quando arrivò come direttore di Rai2 la prima volta: era contento perché con gli ottimi ascolti teneva alta la media della rete e lui poteva sperimentare nuovi programmi che facevano ascolti bassi».

Leggi sull’argomento: Le ruspe da papà Di Maio

Potrebbe interessarti anche