Francesco Barachetti: l’elettricista che ha ricevuto un milione di euro dalla Lega

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-14

l passaggio di danaro dai conti della Lega a quelli di Barachetti, e da lì alla Russia, è stato segnalato come anomalo e meritevole di approfondimento dalla squadra di financial intelligence di Bankitalia, quella che si occupa di antiriciclaggio

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Francesco Barachetti, ex consigliere del comune di Casnigo nel Bergamasco, 43 anni, è titolare di una società (Barachetti Service srl) che si occupa di impiantistica elettrica e idraulica, lattonerie, cartongessi e ristrutturazioni edili: ne possiede il 95 per cento, il resto è in capo alla moglie, la russa Tatiana Andreeva. La sua attività, racconta oggi Repubblica in un articolo a firma di Marco Mensurati e Fabio Tonacci, è finita in un report consegnato alle procure di Genova e Milano dagli investigatori antiriciclaggio della Banca d’Italia.

Il passaggio di danaro dai conti della Lega a quelli di Barachetti, e da lì alla Russia, è stato segnalato come anomalo e meritevole di approfondimento dalla squadra di financial intelligence di Bankitalia, quella che si occupa di antiriciclaggio, nell’ambito di un’indagine sullo Studio Dea Consulting di Bergamo del commercialista della Lega Alberto Di Rubba, sulle sue controllate e su alcune aziende coinvolte nella stessa operatività finanziaria. Tra queste, appunto, la Barachetti Service.

“La società – si legge infatti nel report, citato in un’inchiesta dell’Espresso di qualche mese fa – risulta essere controparte di numerose transazioni finanziarie con il partito della Lega Nord e altri soggetti collegati, nonché con lo Studio Dea”. Dunque, dal 2015 al 2019 la Pontida Fin, la finanziaria della Lega, ha girato su uno dei conti di Barachetti nove bonifici per altrettante fatture per un totale di 539.000 euro. Parte di questo denaro, incrocia la pista russa. In prossimità delle date di accredito, infatti, ci sono 48.800 euro che ritornano a Bergamo allo Studio Cld, mentr Barachetti acquista valuta russa per circa di 45.000 euro. Qualche settimana dopo l’equivalente di 3.1 milioni di rubli viene trasferito su un conto della Banca Sberbank di Mosca, di cui è beneficiaria la OOO Sozidanier Oblast di San Pietroburgo, società di ingegneria e architettura. Causale: “Acquisto proprietà”.

francesco barachetti lega

Sempre sullo stesso conto, appaiono tre bonifici per complessivi 300.000 euro che, secondo gli investigatori della Uif, provengono da Lombardia Film Commission, una fondazione partecipata dalla Regione Lombardia:

Il 3 settembre del 2018 (tre giorni prima della sentenza del Tribunale del Riesame di Genova che conferma il sequestro dei famosi 49 milioni) la Lega Salvini Premier paga a Barachetti 311.000 euro. “A fronte di tale accredito – scrivono i tecnici di Bankitalia – non si rinvengono operazioni che consentano di identificare un utilizzo specifico, anche parziale, dei relativi fondi”. Su un altro conto corrente, aperto presso il Banco Popolare di Milano, arriva a Barachetti altro denaro dal partito di Salvini: quattro bonifici da Lega Nord per 269.160 euro e 14 bonifici da Pontida Fin per 446.416 euro, sempre per pagamento fatture.

L’aspetto sottolineato dal report, però, è che quei soldi – non si capisce perché – tornano indietro: 35.218 euro al commercialista Alberto Di Rubba, 5.344 euro al tesoriere della Lega Giulio Centemero, 22.500 allo studio Dea spa, 39.644 euro allo Studio C.l.d. C’è poi un terzo, e ultimo, conto corrente di Barachetti, aperto presso Intesa Sanpaolo, su cui riceve 30.000 da Radio Padania, per poi girarne tre giorni dopo 22.500 ancora allo studio di Di Rubba.

La storia è molto simile a quella della Vadolive, società di una barista a cui la Lega diede 480mila euro.

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