Francesca Donato a Strasburgo “ha tanti dubbi” sul massacro di Bucha | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-06

In un suo intervento al Parlamento Europeo a Strasburgo, sul tema della guerra in Ucraina e in particolare sul massacro di Bucha, l’eurodeputata ha avuto uno scontro con la vice presidente di turno, la dem Pina Picierno, a causa delle sue posizioni filo-russe.

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Un massacro documentato con foto e video, quello di Bucha. Ma che qualcuno continua ancora a negare, nonostante tutto. Francesca Donato, parlando al Parlamento Europeo a Strasburgo sul tema della guerra in Ucraina – e in particolare sul massacro di Bucha – ci ha tenuto a ricordare come sulle “stragi di civili riferite dal governo ucraino, sulla cui veridicità vi sono molti dubbi è necessario disporre un’inchiesta indipendente in Ucraina per indagare sulla reale dinamica dei fatti e sulle reali responsabilità”.

Francesca Donato a Strasburgo “ha tanti dubbi”sul massacro di Bucha | VIDEO

Delle frasi molto pesanti che hanno scatenato la risposta piccata (e necessaria) della vice presidente di turno, la dem Pina Picierno. “Sta dicendo cose inaccettabili, il massacro di Bucha è sotto gli occhi di tutti”, ha dichiarato dalla presidenza l’esponente democratica rivolgendosi a Donato, aggiungendo che “quest’Aula non può in alcun modo diventare megafono di posizioni che non sono assolutamente accettabili”.

Donato, dal canto suo, aveva giusto iniziato il suo breve intervento spiegando come “esigere che la Russia si ritiri incondizionatamente consentendo il ripristino della situazione precedente all’ingresso delle proprie truppe sul territorio ucraino, è un puro esercizio verbale, pleonastico e velleitario”.

L’ex parlamentare leghista, nota per le sue posizioni contro i vaccini anti-Covid e il Green pass, ha detto di aver visto calpestato il suo diritto di espressione e ci ha tenuto a ribadire il suo pensiero con un post su Twitter. “Oggi la VicePresidente del #ParlamentoEuropeo ha negato in aula il mio diritto di espressione, aggredendomi per aver chiesto un’inchiesta indipendente in Ucraina alla luce della denuncia dell’ONU di violenze sui civili da parte dell’esercito ucraino”. 

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