Il coraggio del ristoratore di Forcella che denuncia la paranza che ha quasi ucciso sua moglie | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-03

Raffaele Del Gaudio, titolare di un ristorante nel quartiere Forcella di Napoli, ha denunciato i membri di una paranza che lo hanno minacciato di tacere in seguito a un’incidente in moto che è quasi costato la vita a sua moglie, ricoverata ancora in pericolo di vita

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“Ti uccidiamo se racconti cosa è successo”: Raffaele Del Gaudio, titolare di un ristorante del quartiere Forcella di Napoli, non si è lasciato intimidire dalle minacce di un gruppetto di ragazzini che lo ha accerchiato dopo che sua moglie Veronica Carrasco è stata investita da una moto mentre si trovava seduta ai tavolini del suo locale e ha deciso di segnalarli tutti. “Li ho riconosciuti, qui molti si girano dall’altra parte, io non l’ho mai fatto”.

Il coraggio del ristoratore di Forcella che denuncia la paranza che ha quasi ucciso sua moglie

La donna è ricoverata all’Ospedale Cardarelli, non è stata dichiarata fuori pericolo anche se è uscita dal coma farmacologico, condizione nella quale è rimasta per dieci giorni. Dovrà essere sottoposta a una nuova tac per il monitoraggio degli organi addominali. L’incidente risale a sabato 15 maggio: dopo essere stata travolta e scaraventata sul selciato priva di sensi, suo marito l’ha soccorsa e ha atteso l’arrivo dell’ambulanza. Proprio in quel frangente sarebbero arrivate le minacce. “Ci sono danni agli organi interni, al fegato, alla milza. Rotti con frattura scomposta tibia, perone, mandibola. Sono saltati i denti. Una velocità assurda in una strada del centro storico”, dice Del Gaudio al Tg3.

“Subito dopo – aggiunge – il conducente è scappato, per poi tornare dopo pochi minuti con una paranza di 20, 30 persone allo scopo di portare via la moto e minacciare i presenti affinché non venissero riconosciuti. Ho scelto di non restare in silenzio perché non posso con me stesso, con la città. Non riesco a far finta che non sia successo. Sono loro che devono temere noi, non viceversa”. Al Corriere della Sera ha aggiunto: “Non mi sento il paladino della giustizia ma io so da che parte stare. Qui tutti sanno chi e dove si spaccia. Tutti, forze dell’ordine comprese, non vogliono accorgersi di vicende che conoscono. Qui, e solo in questo tratto di strada, non ci sono telecamere. Ho denunciato con un video tutto questo”.

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