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Fontanamare, trascinano uno squalo a riva per farsi i selfie | VIDEO

neXtQuotidiano 24/06/2022

La diffusione del filmato, diventato virale sui social, ha provocato le ire degli animalisti che hanno denunciato quanto avvenuto sulla spiaggia sarda

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Tre uomini che escono dall’acqua trascinando un piccolo esemplare di squalo che era rimasto in balia della bassa marea. È accaduto qualche giorno fa sulla spiaggia di Fontanamare, una delle località balneari più frequentate della costa Sud-Ovest della Sardegna. E lì, a pochi chilometri da Iglesias, è stato girato quel filmato che ha provocato forte indignazione. Perché dopo aver portato la piccola verdesca sul bagnasciuga, moltissime persone sono accorse per scattare e scattarsi fotografie insieme a quell’animale in evidente difficoltà fuori dalle acque marine.

Fontanamare, trascinano uno squalo a riva per farsi i selfie

Il filmato è stato pubblicato, per la prima volta, sul portale CagliariPad. Lì è stato spiegato che quello squaletto, una verdesca, era finito in balia della bassa marea e si era arenato a pochi metri dal bagnasciuga. Nel video, diventato virale, si vedono due uomini che portano quell’esemplare sulla sabbia e un gruppetto di persone si avvicina all’animale nel tentativo di scattare fotografie e immortalare il momento, cercando anche di farsi alcuni selfie da pubblicare sui social network.

Poi, però, come racconta lo stesso sito di informazione locale, lo squalo è stato rimesso in acqua e riportato a largo. Ovviamente, però, la diffusione di quel filmato ha sollevato un vespaio di polemiche. Per esempio, Enrico Rizzi – attivista in sostegno dei diritti degli animali – ha scritto: “Tirano fuori uno squalo dall’acqua per farsi i selfie. Ho firmato una richiesta di individuazione dei responsabili per deferirli tutti alla procura della Repubblica”. Ci saranno, dunque, delle indagini. Cosa rischiano le persone immortalate nell’atto di trascinare lo squalo fuori dalle acque sarde di Fontanamare? L’articolo 544 ter del codice penale definisce colpevole di maltrattamento di animale “chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale, ovvero, lo sottopone a sevizie”. E le pene vanno dai 3 ai 18 mesi, con annessa sanzione pecuniaria.

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