Il focolaio del Billionaire arriva in Veneto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-27

Si tratta di due dipendenti del locale di Porto Cervo chiuso improvvisamente il 17 agosto dopo lo stop imposto dal governo alle discoteche, e che adesso – al termine di una stagione lavorativa durata meno di un mese – dovranno «scontare» la quarantena a casa

article-post

Il Corriere della Sera di Padova e Rovigo scrive che il focolaio della Costa Smeralda e del Billionaire è arrivato fino al Veneto, dove sono approdati anche due infetti provenienti dalla Sardegna. Nello specifico da quel focolaio sviluppatosi nel luogo più noto della movida della Costa Smeralda, il «Billionaire» di Flavio Briatore. Si tratta di due dipendenti del locale di Porto Cervo chiuso improvvisamente il 17 agosto dopo lo stop imposto dal governo alle discoteche, e che adesso – al termine di una stagione lavorativa durata meno di un mese – dovranno «scontare» la quarantena a casa.

Il focolaio del Billionaire arriva in Veneto

Secondo il quotidiano si tratta di due bassanesi dell’area di Marostica,  parte dello staff di 58 persone risultato positivo al Coronavirus (a partire dallo stesso proprietario Briatore, ricoverato al San Raffaele di Milano).

I  due vicentini, in trasferta nell’isola per prestare servizio nel ristorante-discoteca, sono rientrati dalla Sardegna nelle ultime ore assieme ad altri otto turisti, tutti sottoposti a tamponi dall’Usl 7 Pedemontana. Solo martedì un altro viaggiatore di ritorno dall’estero era risultato positivo.  E sono venti in tutto i positivi tra i 3.014 sottoposti a tampone dalla stessa azienda sanitaria tra il13 e il 26 agosto (quindi quasi due al giorno) dopo essere arrivati da Spagna, Croazia, Malta e Grecia.

Nell’ospedale di Vicenza un paziente è ricoverato in rianimazione, sei invece nelreparto di malattie infettive. Diverso invece il discorso per il personale della scuola che si sottopone ai test  rapidi: circa 3 mila (quindi metà della quota prevista) coloro si sono già presentati in tre giorni (da lunedì a ieri) ai centri di Thiene, Schio, Marostica ed Asiago. Di questi quattordici sono risultati positivi ai test e sono stati sottoposti a tampone (per sei di loro si conosce già l’esito, che è negativo).

stabilimento aia treviso coronavirus

L’Usl 2 di Treviso, dal canto suo, ha avuto un numero minore di contagi rispetto all’ultima drammatica settimana che aveva evidenziato punte di 80, anche 90 positivi giornalieri: ieri i nuovi casi sono stati 41 fra contatti dei lavoratori dell’azienda di produzione alimentare Aia di Vazzola (14 persone), attualmente il focolaio più grande del Veneto,e molti rientri dall’estero dopo le vacanze nei Paesi a rischio.

Leggi anche: Come è arrivato il Coronavirus in Costa Smeralda e in Sardegna

Potrebbe interessarti anche