Attualità
La paura per il focolaio a Valli di Chioggia in Veneto
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-07-11
La vicenda non ha avuto ancora conferme ufficiali ma ne parla oggi il Gazzettino: il sindaco Alessandro Ferro fa sapere di non aver ricevuto informazioni al riguardo dal bollettino della UlSS che riceve
Ci sono due nuovi casi di positivi al Coronavirus SARS-COV-2 a Valli, una comunità di 1400 abitanti nel territorio di Chioggia in Veneto che durante la fase più intensa della pandemia ha registrato 8 morti e un numero imprecisato di contagiati. E soprattutto c’è l’indicazione come veicolo del contagio di un’operatrice sanitaria che lavora in una casa di riposo del padovano.
La paura per il focolaio a Valli in Veneto
La vicenda non ha avuto ancora conferme ufficiali ma ne parla oggi il Gazzettino: il sindaco Alessandro Ferro fa sapere di non aver ricevuto informazioni al riguardo dal bollettino della UlSS che riceve:
Le persone in questione sarebbero, comunque, asintomatiche e in isolamento fiduciario, in attesa dell’evoluzione della situazione. In occasione del consiglio comunale del 30 giugno, Ferro aveva annunciato che il territorio di Chioggia era “Covid free”: da alcuni giorni non si registrava nessun nuovo contagio e coloro che erano venuti a contatto con il virus non avevano sviluppato la malattia, oppure erano guariti. Per inciso, la stessa situazione si registrava a Cavarzere, mentre a Cona non c’erano mai stati casi. Una buona notizia, quindi, per un comune che, dall’inizio di marzo, aveva, comunque, visto morire 38 dei suoi abitanti, altri 208 ammalarsi e altri 576 finire in isolamento.
E, all’effetto di quella notizia, forse, non è stata estranea qualche polemica su annullamenti di sagre e manifestazioni: eventi come la Sagradel pesce o altri non venivano visti così “rischiosi”, mentre l’amministrazione ha preferito sospenderli. Dieci giorni dopo l’annuncio ora sembra tornare a imporsi la necessità della prudenza. I nuovi casi sono due (ma un social cittadino parla con sicurezza, per conoscenza diretta, di una terza persona), ma le persone in isolamento sono 24. «Speriamo che non ci siano nuove impennate perché, in tal caso, sarei costretto a prendere provvedimenti che non vorrei prendere», avverte il sindaco.
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