I focolai di variante Delta tra i tifosi agli Europei e il caso di Maiorca

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-28

Cresce l’allarme per i focolai di variante Delta che si stanno diffondendo tra i tifosi. E Maiorca, con più di 700 positivi dopo le feste per la fine dell’anno scolastico, diventa un caso

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Mentre Perisic è l’ultimo calciatore che gioca agli Europei di calcio ad essere risultato positivo, cresce l’allarme per i focolai di variante Delta che si stanno diffondendo tra i tifosi. E Maiorca, con più di 700 positivi dopo le feste per la fine dell’anno scolastico, diventa un caso

I focolai di variante Delta tra i tifosi agli Europei e il caso di Maiorca

Brutte notizie per la Croazia che oggi , negli ottavi di finale di Euro 2020 affronterà la Spagna a Copenaghen. L’eterno dell’Inter Ivan Perisic è risultato positivo al Coronavirus, come ha annunciato la Federcalcio croata. “Durante la serata, la Federcalcio croata ha ricevuto i risultati dei regolari test per il virus Sars-CoV-2, che hanno dato come esito che il membro della nazionale Ivan Perišic è ora positivo al Coronavirus. Il servizio medico della nazionale ha isolato Ivan dagli altri componenti della nazionale e ha immediatamente informato dettagliatamente della situazione il servizio epidemiologico competente, con evidenza del rispetto di tutte le misure di protezione contro la diffusione del Coronavirus”, ha spiegato la Federazione in una nota. “Perišic trascorrerà 10 giorni in autoisolamento e in quel periodo non disputerà le partite della nazionale croata. Tutti gli altri membri della squadra nazionale, membri dello staff e delegazioni sono negativi”.

Intanto cresce l’allarme per i focolai tra i tifosi. Tre sono le partite incriminate che hanno provocato il contagio di diversi tifosi finlandesi e danesi. I primi sono risultati positivi al coronavirus al loro ritorno dalla Russia dopo la partita della fase a gironi di Euro 2020 contro il Belgio lunedì a San Pietroburgo. I media finlandesi hanno riferito giovedì scorso che finora 86 persone sono risultate positive al coronavirus. Centinaia di finlandesi si erano recati in Russia per seguire la partita. La Danimarca nel frattempo ha riportato 16 positivi al coronavirus dai fan che hanno assistito alla loro ultima partita del girone contro la Russia a Copenaghen, inclusi quattro con la variante Delta più contagiosa. A tutti i tifosi che hanno assistito a quella partita è stato chiesto di sottoporsi a test Pcr. Nove tifosi sono risultati positivi alla variante Delta dopo il precedente match con il Belgio. Non tutti i test effettuati al confine finlandese sono stati ancora analizzati e si prevede un ulteriore aumento dei casi. Circa 800 persone sono entrate nel Paese senza essere state testate perché le capacità di test alla frontiera non erano sufficienti. L’autorità sanitaria finlandese Thl ha consigliato ai tifosi di ritorno dalla Russia di sottoporsi al test non più di 72 ore dopo il viaggio e di evitare nel frattempo contatti. Lothar Wieler, presidente dell’ente tedesco per il controllo delle malattie, il Robert Koch Institute (Rki), ha dichiarato venerdì al quotidiano Rheinische Post che non ha senso che le persone viaggino in tutta Europa durante la pandemia di coronavirus. Wieler ha anche rivelato la sua poca simpatica per gli stadi pieni: “dal punto di vista della medicina infettiva, questa non è una buona idea”, ha detto.

La Russia sta vivendo un momento drammatico per l’epidemia: San Pietroburgo è uno degli epicentri del contagio, che l’altro giorno in 24 ore ha registrato 107 morti per Covid. In Russia i nuovi casi positivi ogni giorno sono oltre 20mila. Non per questo fino ad ora è previsto di spostare la prossima partita che si giocherà venerdì prossimo a San Pietroburgo, dove si affronteranno le vincenti delle sfide tra Spagna e Croazia e tra Svizzera e Francia per i quarti di finale. E meno che mai è stata messa in discussione la finale in Gran Bretagna, che dovrebbe vedere ben 60mila tifosi riuniti allo stadio di Wembley. L’UEFA al momento non ha intenzione di modificare il programma spiegando che “Le misure sono pienamente allineate ai regolamenti stabiliti dalle autorità sanitarie pubbliche locali competenti”. E che “Le decisioni finali in merito al numero di tifosi presenti alle partite e ai requisiti di ingresso in qualsiasi paese ospitante e stadio ospitante sono di responsabilità delle autorità locali competenti: la Uefa si limita a seguirle rigorosamente”.

Che la variante Delta si stia diffondendo in Europa anche a causa del turismo e della circolazione delle persone è testimoniato anche dal maxi focolaio di Maiorca, 700 contagiati, innescato dai party per la fine dell’anno scolastico: altre duemila persone sono stati messe in quarantena preventiva una volta rientrati a Madrid, come riporta El Pais, secondo il quale feste in camere d’albergo e in locali pubblici, gite in barca e un enorme concerto reggaeton nell’arena di Palma sono alla base del focolaio. Il governo regionale sta indagando su nove hotel della zona di Arenal de Llucmajor e sul concerto che è stato sospeso dalla polizia perché violava tutte le misure di sicurezza anti Covid. Ogni anno circa 12mila studenti provenienti da diverse regioni spagnole scelgono l’isola delle Baleari come meta per festeggiare la fine dell’anno scolastico. Gli esperti insistono a ricordare l’importanza di partire per le vacanze solo dopo aver effettuato la seconda dose di vaccino anti Covid: “Siamo certi che la variante Delta diventerà prevalente, occorre monitorarla continuare a vaccinarci così diventerà come un’influenza”, ha detto il professor Sergio Abrignani, immunologo e membro del Cts, ospite di Maria Latella al Caffè della domenica su Radio 24. “Ci si può ammalare anche se si è stati vaccinati ma le conseguenze sono lievi proprio come l’influenza che ogni anno fa milioni di infezioni e circa 3mila morti in Italia – ha aggiunto Abrignani – Dobbiamo addomesticare il virus con cui conviveremo nei prossimi decenni”.

 

 

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