Il flop delle “card vaccinali” di De Luca: sostituite dal Green Pass e lasciate ad ammuffire nei depositi delle Asl

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-25

Costate circa 3 milioni di euro, le “card vaccinali” volute dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca si sono rivelate presto inutili, sostituite dal Green Pass

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Nelle intenzioni di Vincenzo De Luca, avrebbero dovuto fungere da “lasciapassare” per incentivare la campagna vaccinale, ma sono state presto sostituite dal Green Pass che le ha di fatto rese inutili: le card vaccinali, volute dal presidente della Regione Campania, si possono considerare un vero e proprio flop. Inizialmente venivano distribuite dopo la vaccinazione per incentivare l’immunizzazione di massa con la promessa di, hanno smesso di essere spedite dalle Asl per evitare ulteriori sprechi di denaro visto che non sono più riconosciute. È quanto ricostruisce Fanpage, che rivela anche il costo dell’intera operazione: poco più di 3 milioni di euro, sui quali potrebbe rivalersi con una richiesta di risarcimento danni la Corte dei Conti.

Il flop delle “card vaccinali” di De Luca: sostituite dal Green Pass e lasciate ad ammuffire nei depositi delle Asl

Il “sogno” di De Luca di una immunizzazione diffusa sulla spinta della sua card vaccinale si infranse contro lo stop del Garante della Privacy, che spiegò come strumenti del genere non possono essere decisi da una singola regione, ma da un ente nazionale: “Il progetto si pone in violazione di principi base del Regolamento Ue in materia di protezione dei dati personali come quelli di liceità, correttezza, trasparenza, privacy by design e by default. Il sistema adottato dalla Regione, avrebbe richiesto, in ogni caso, che venisse effettuata una preventiva valutazione di impatto volta a implementare misure adeguate a garantire la protezione dei dati, anche particolarmente delicati come quelli sulla salute delle persone”. Soltanto alcune sono state effettivamente recapitate ai campani immunizzati: circa 60mila da parte dell’Asl Napoli 1 Centro, altre 20mila nell’Asl Napoli 3 Sud, 300mila dall’Asl Napoli 1 Nord. Le restanti restano – e resteranno per sempre – nei depositi delle aziende sanitarie, visti i costi delle raccomandate e della consegna a mano.

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