Qual è l’origine della Festa della Mamma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-09

Quando si festeggia la Festa della mamma 2021 e perché? Quali sono le origini di questa festa in Italia e nel mondo?

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Quando si festeggia la Festa della mamma 2021 e perché? Quali sono le origini di questa festa in Italia e nel mondo?

Qual è l’origine della Festa della Mamma

Qual è la storia della Festa della Mamma? Fin dall’antichità la maternità è sempre stata celebrata: greci e romani festeggiavano la fertilità con feste dedicate a diverse divinità femminili, come la dea Rea, madre di tutti gli Dei in Grecia e la divinità Cibele, soprannominata la Magna Mater a Roma e in questa occasione erano le mamme al centro della festa. Con la nascita del Cristianesimo la Madonna è stata l’unica Mamma festeggiata: “Madre di Dio”, Theotokos, è il titolo attribuito ufficialmente a Maria nel V secolo, esattamente nel Concilio di Efeso del 431, ma affermatosi nella devozione del popolo cristiano già a partire dal III secolo. Per arrivare alla Festa della Mamma come noi la conosciamo bisogna ricordare due eventi. Alla fine della Guerra Civile negli Stati Uniti una donna, la pacifista Ann Reeves Jarvis orgnizzava delle feste o dei picnic in cui cercava di ricucire il tessuto sociale statunitense facendo incontrare le mamme delle due diverse fazioni che si erano combattute. La Festa della Mamma divenne ufficiale negli Stati Uniti nel 1914 grazie al presidente Woodrow Wilson, in seguito alla popolarità che ormai avevano nel paese gli eventi legati a questa ricorrenza, come quelli orgqnizzati dall’attivista Anna Jarvis, la figlia di Ann, che ha continuato il lavoro della madre celebrando per la prima volta nel 1908 il Mother’s Day (Giornata della madre). La Festa della Mamma, secondo quando deciso dal Congresso, sarebbe caduta nella seconda domenica di maggio.

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foto ipp- clemente marmorino

Le origini della Festa della Mamma in Italia

In Italia durante il ventennio fascista il 24 dicembre 1933 veniva celebrata la Giornata nazionale della Madre e del Fanciullo, un evento fatto cadere di proposito in concomitanza con il Natale, e durante la quale venivano premiate le madri più prolifiche. Ma non divenne mai una ricorrenza, per cui non è questa l’origine della Festa della Mamma in Italia. Bisogna arrivare agli anni ’50 per vedere la Festa della Mamma come la conosciamo arrivare nel nostro Paese. Sono due le iniziative che hanno portato a festeggiarla prima l’8 maggio e poi, esattamente come avviene negli Usa e in altri paesi, la seconda domenica di maggio: per dare impulso alle vendite di fiori nel 1956 il sindaco di Bordighera Raul Zaccari, che ricopriva anche la carica di senatore decise di proclamare la festa mamma in collaborazione con l’associazione dei fiorai. Poi nel 1959 la stessa iniziativa fu ripresa ad Assisi con fini meno terreni da un sacerdote,don Otello Migliosi. Anche in Italia come in America le iniziative popolari diedero vita a un dibattito in parlamento che portò alla definitiva ufficializzazione nel 1959.

 Vi siete mai chiesti quale dovrebbe essere lo stipendio di una mamma?

Dopo le varie fasi di emergenza e, nonostante lo spiraglio di luce dato dalla campagna vaccinale, l’effetto del coronavirus nella vita delle persone è ancora fresco e concreto. Il mondo del lavoro con tutte le precauzioni del caso, sembra pronto a ripartire, eppure c’è una categoria di cittadine che non ha ancora chiaro il proprio futuro: le mamme lavoratrici. Alla vigilia della festa che le celebra ProntoPro.it, portale di riferimento in Italia per domanda e offerta di servizi professionali, ha voluto omaggiare le mamme valutando il loro potenziale stipendio, se fossero retribuite per il lavoro che svolgono ogni giorno. Il risultato? Una mamma dovrebbe guadagnare 6.480 euro al mese.

Lo stipendio medio è stato calcolato prendendo in considerazione tutte le attività svolte, e le relative paghe orarie riconosciute a chi esercita gli stessi mestieri come lavoratore professionista, attingendo ad un database di 600.000 professionisti, suddivisi su 500 categorie di servizi. Le mamme svolgono spesso il ruolo di autisti privati, accompagnano i figli a scuola, ma anche a tutti quegli appuntamenti ludici o sportivi che coinvolgono i bambini fin da piccolissimi: un servizio che, se fosse remunerato, prevederebbe un compenso di circa 19 euro all’ora. Alla mamma si può riconoscere a tutti gli effetti anche il ruolo di chef a domicilio, un lavoro che prevede una retribuzione media di 55 euro a persona: calcolando l’impegno su una famiglia con due bambini, una mamma potrebbe guadagnare, solo per questo lavoro, 3.520 euro al mese.

Inutile sottolineare come la dad abbia costretto molte mamme ad improvvisarsi insegnanti di ripetizioni, un servizio di tutoraggio che richiederebbe un investimento di 20 euro all’ora. Tra un esercizio di matematica e una lezione sui verbi irregolari i bimbi si devono anche divertire però, ecco allora che le mamme si trasformano in vere e proprie animatrici, una professionista che percepisce di solito un compenso orario di 50 euro. Particolarmente utile si rivela l’esperienza di vita delle mamme nel risolvere i piccoli e grandi problemi che i bambini possono incontrare a scuola o nella fase adolescenziale, una consulenza psicologica che potrebbe costare fino a 55 euro all’ora. Esiste poi una categoria di mansioni legate alla gestione della casa, le mamme tengono in ordine e pulita la casa, si occupano del bucato, al pari di una colf una mamma avrebbe diritto ad un compenso di 15 euro all’ora.

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Foto IPP/Giorgio Rossi

L’azalea della ricerca per le mamme (e non solo)

Un’azalea per la Festa della mamma, che fa bene alla ricerca. Domenica 9 maggio, compatibilmente con le indicazioni delle autorità sanitarie e di Governo, i volontari dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) torneranno nelle piazze per distribuire la pianta, ormai simbolo, con una donazione di 15 euro. L’azalea sarà affiancata da una speciale guida con informazioni su prevenzione, cura dei tumori e alcune facili ricette da dedicare alla mamma. Inoltre, è possibile ricevere l’azalea direttamente a casa o fare una sorpresa alle persone che amiamo ordinandola su Amazon.it, che rinnova il supporto alla ricerca oncologica della Fondazione. Le consegne in tutta Italia sono garantite da Brt corriere espresso partner tecnico dell’iniziativa. “Un regalo speciale – si legge in una nota – e un gesto concreto che in 37 anni ha consentito di raccogliere oltre 275 milioni di euro per sostenere il lavoro dei migliori scienziati impegnati a sviluppare metodi per diagnosi sempre più precoci e terapie personalizzate, più efficaci e meglio tollerate per i tumori che colpiscono le donne”.

E proprio i progressi in diagnosi e cure fanno sì che oggi in Italia ci siano quasi 3,6 milioni di pazienti che hanno superato un cancro, con un incremento del 37% circa rispetto a 10 anni fa. Nelle donne la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari a circa il 63% rispetto al 54% per gli uomini. In particolare, il dato cresce fino all’87% per il tumore al seno dove la ricerca ha raggiunto risultati molto importanti. Resta però ancora tanto da fare per le forme più aggressive, quelle che non rispondono alle terapie oggi disponibili, come accade per il tumore al seno triplo negativo o per il carcinoma mammario metastatica.

Circa una donna su tre è colpita da un tumore nel corso della vita, e nel 2020 sono state stimate nel nostro Paese oltre 182.000 nuove diagnosi nel genere femminile. I nuovi casi di tumore più frequenti fra le donne sono stati: mammella (55.000), colon-retto (20.200), polmone (13.300), tiroide (9.800), utero (8.300), pancreas (7.400), melanoma (6.700), linfoma non-Hodgkin (6.100), stomaco (6.100), ovaio (5.100). “Questi numeri ci dicono che è necessario continuare a investire nella ricerca oncologica perché la possibilità di avere nuove cure parte da lontano: le pazienti beneficiano oggi dei risultati che i ricercatori hanno ottenuto grazie a decenni di studi e investimenti. Anche per questo è fondamentale continuare a sostenere il loro lavoro, unica possibilità per arrivare a un futuro sempre più libero dal cancro”, conclude Airc.

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