Anche Fauci “fa il fenomeno” come Crisanti: «Nessuna prova che il virus si sia indebolito»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-09

Zangrillo ha detto che Crisanti “fa il fenomeno” mentre lui e altri dieci “stanno facendo la storia della medicina” sul Coronavirus. Oggi anche il “virologo in chief” degli USA Anthony Fauci dice che non ci sono prove che il virus si sia indebolito

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Nei giorni scorsi, in un mirabolante intervento a Omnibus, il primario del San Raffaele Alberto Zangrillo ha detto che Crisanti “fa il fenomeno” mentre lui e altri dieci “stanno facendo la storia della medicina” sul Coronavirus. Oggi anche il “virologo in chief” degli USA Anthony Fauci in un’intervista a Giuseppe Sarcina sul Corriere della Sera dice che non ci sono prove che il virus si sia indebolito:

Dottor Fauci, la pandemia è ancora molto forte negli Stati Uniti e altrove. Che cosa ci dobbiamo aspettare a livello mondiale nei prossimi mesi?
«A meno che tutti i diversi Paesi non adottino misure di contenimento, dobbiamo aspettarci una diffusione del contagio ancora più vasta. Negli Stati Uniti abbiamo un problema, perché la nostra epidemia non è sotto controllo. Stiamo osservando grandi focolai in Brasile, in Sud Africa e ora in Asia. In definitiva siamo soltanto all’inizio della pandemia globale che, molto probabilmente, peggiorerà ulteriormente, prima di migliorare».

Il virus è meno letale?
«Non sono in grado di dare una risposta precisa. E credo  non ce l’abbia nessuno. Probabilmente stiamo curando in modo più efficace i pazienti, anche con terapie che non avevamo prima. In questa fase il nostro sistema sanitario non è più travolto, come è successo nel Nord Italia proprio all’inizio dell’epidemia. E, infine, negli Stati Uniti vediamo che ci sono più giovani tra i contagiati rispetto a quanto accadeva un paio di mesi fa».

In Italia è in corso un acceso dibattito tra gli scienziati. C’è chi sostiene che il Covid-19 si sia indebolito e chi, invece, ritiene sia ancora forte e pericoloso. La sua opinione?
«Non c’è proprio alcuna prova che il virus stia diventando più debole. Questo è certo. Immagino che sia solo un auspicio sostenere il contrario. Il coronavirus è destinato a restare con noi per un tempo considerevole, fino a quando non avremo adottato misure molto buone di contenimento e non avremo messo a punto il vaccino».

alberto zangrillo andrea crisanti
Come giudica la gestione italiana della pandemia?
«L’Italia ha avuto sfortuna. È stata colpita in modo molto duro e molto rapido nello stesso tempo. Probabilmente perché c’erano molti lavoratori cinesi nel Nord del Paese. Il sistema sanitario ha dovuto affrontare una sfida veramente ardua, dato l’alto numero dei contagi. Ma alla fine, considerate le circostanze così difficili, penso che l’Italia abbia fatto un buon lavoro».

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