La rivolta al Fatto per i soldi a Di Battista

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-11-19

Il Comitato di Redazione sul piede di guerra vuole conoscere il compenso dell’ex grillino per i suoi reportage. Intanto a breve arriva anche Fabrizio Corona

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C’è maretta al Fatto Quotidiano a causa di Alessandro Di Battista: mentre volge al termine la vacanza di studio e lavoro in America dell’ex deputato del MoVimento 5 Stelle i redattori del giornale vogliono conoscere il compenso offerto al prestigioso collaboratore per i “reportage” inviati e pubblicati sul sistema di media che fa riferimento a Marco Travaglio e Antonio Padellaro.

La rivolta al Fatto per i soldi a Di Battista

Di Battista non ha mai risposto alle domande di chi gli chiedeva quanto avesse incassato dal Fatto per i reportage dall’America, ma il maldipancia della redazione è scoppiato dopo l’uscita sui giornalisti come puttane dell’ex parlamentare. Il Comitato di Redazione ha chiesto quanto prende all’azienda, che ha risposto picche visto che il compenso è riservato. Si sa solo che il grillino non è nella lista dei collaboratori a borderò, cioè il compenso non è in base al numero degli articoli che manda, come fanno tutti quelli alle prime armi che si sudano uno spazio per prendersi quattro lire, ma è un fisso«onnicomprensivo» che riguarda sia la parte cartacea sia i contenuti del Loft, la tv del Fatto.In sintesi: un contratto.

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Brunella Bolloli ha scritto ieri che la richiesta e la replica al comitato di redazione ha almeno permesso di farci sapere che c’è un accordo preciso tra Il Fatto e Di Battista e un contratto di quelli che vorrebbero anche gli altri collaboratori, che aspettano magari da anni un contrattino, oppure gli aumenti che stentano ad arrivare, i bonus, gli agognati benefit e invece, guarda tu,arriva questo che oltre a insultare la categoria si prende pure un bel gruzzolo:

Il “collettivo”del Fatto,insomma,sarebbe arrivato a minacciare addirittura lo sciopero delle firme contro la permanenza del grillino su quelle colonne, circostanza però smentita dal Cdr con un comunicato inviato ieri sera sempre a Dago. In verità, la maretta nella redazione romana è tanta.

E non solo a causa di Di Battista. C’è pure l’ingaggio di Fabrizio Corona ad agitare l’assemblea. L’ex re dei paparazzi, neofidanzato di Asia Argento, è stato preso per un progetto tv con “Loft”. I colleghi del Fatto non hanno gradito. Pare che Corona si sia presentato in redazione in bicicletta,improvvisando uno show dei suoi: «Questo sì che è un giornale libero…».

Edit: Il CdR del Fatto ha risposto a Dagospia che avev riportto la notizia:

Cari colleghi,

quanto avete pubblicato sulla nostra assemblea di ieri contiene diverse inesattezze. Non abbiamo mai chiesto nulla sul compenso di Di Battista, non abbiamo fatto sapere né deciso lo sciopero delle firme. E’ vero solo che c’è stata un’assemblea in cui si è discusso di molte cose tra cui anche la collaborazione di Di Battista e il progetto di Loft con Fabrizio Corona. Con preghiera di pubblicazione. Grazie. Buon lavoro

Il Comitato di redazione del Fatto quotidiano

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