Padre annega mentre fa il bagno con i figli: il più piccolo è disperso in mare

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-09

A Fano (Pesaro) un uomo è annegato mentre faceva il bagno con i suoi due figli: il più grande (13 anni) è stato soccorso, mentre il più piccolo (8 anni) è disperso in mare

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Tragedia in zona Gimarra a Fano (Pesaro). Un uomo, Davide Zandri, di 44 anni, è annegato mentre faceva il bagno insieme ai figli, di 8 e 13 anni, vicino agli scogli. Il ragazzino più grande è stato soccorso in condizioni serie e trasportato con l’eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette di Ancona mentre il bambino più piccolo è ancora disperso. Con loro in acqua c’era anche un amico 13enne dei due bambini, che è riuscito a salvarsi tornando a riva in tempo. Le ricerche vengono coordinate dalla guardia costiera di Pesaro. Da una prima ricostruzione è stata la moglie della vittima a dare l’allarme. L’uomo è stato soccorso, ma da subito le sue condizioni sono apparse molto gravi ed è deceduto poco dopo. Un principio di annegamento severo è stato riscontrato anche per il 13enne, che in ospedale è stato però trovato in buone condizioni generali di salute e non necessita di ricovero in rianimazione in quanto “respira in maniera autonoma”. I tre bagnanti erano nei pressi delle scogliere frangiflutto.

Padre annega mentre fa il bagno con i figli: il più piccolo è disperso in mare

Sono invece ancora in corso, anche con mezzi navali ed elicotteri, le ricerche del bambino di 8 anni. In azione anche i vigili del fuoco e l’elicottero Drago 151 del nucleo di Bologna con personale sommozzatore a bordo. Questa mattina il mare sul litorale di Fano è mosso: la bandiera rossa sventola per segnalare che la balneazione è pericolosa, ma nonostante le condizioni avverse, la famiglia è entrata comunque in acqua per fare il bagno. Non si esclude che possano aver avuto un malore dovuto a una congestione. Enzo Maggi, uno dei soccorritori, presidente di Maredentro, lancia un appello: “Non entrate in acqua, non fate il bagno, quando il mare è in queste condizioni. Lo dico da anni. Quando il mare è così non mettetevi in pericolo e non mettete in pericolo gli addetti al salvataggio. Abbiate rispetto per i vostri limiti, per chi vi dovrà poi soccorrere, abbiate rispetto per il mare. È una campagna che porto avanti da anni, specie nelle scuole. Le istituzioni dovrebbero attivarsi di più. Non servono divieti per legge, serve un cambiamento culturale, una cultura del mare: l’Italia ha 8.800 km di coste e queste tragedie non dovrebbero più accadere”.

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