Le famiglie dei dispersi del Moskva chiedono a Putin dove sono i loro cari

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-19

In Russia le famiglie dei membri dell’equipaggio dell’incrociatore Moskva chiedono spiegazioni sull’incidente avvenuto nel Mar Nero

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Mentre il Cremlino continua a negare che l’attacco e il conseguente affondamento dell’incrociatore Moskva abbia causato morti tra i membri dell’equipaggio, le famiglie delle persone date per disperse iniziano a fare fronte comune in Russia per chiedere spiegazioni su quanto accaduto ai propri cari. “Dedicherò tutta la mia vita perché la verità prevalga”, dice Dmytro Shkrebets, padre di Yegor, marinaio a bordo del mezzo militare tra i più importanti della flotta russa, ora sul fondo del Mar Nero. “Ho chiesto direttamente perché voi ufficiali siete vivi e mio figlio, appena arruolato, è morto?”, afferma l’uomo, citato dal sito russo indipendente Meduza. Il Guardian riporta le parole di Yulia Tsyvova, la madre di un marinaio di leva di 19 anni, alla quale è stato comunicata direttamente dal ministero della Difesa la notizia della morte del figlio Andrei.

Le famiglie dei dispersi del Moskva chiedono a Putin dove sono i loro cari

Sul social network russo VKontakte Varvara Vakhrusheva, moglie del guardiamarina Iva Vakhrushev, 41 anni, annuncia il decesso del marito: “È morto da eroe, facendo il suo dovere”. Novaya Gazeta Europe, la nuova edizione del principale quotidiano di opposizione russo nata con l’intento di sfuggire alla censura imposta dalla legge bavaglio di Putin, citando una donna che si presenta come la madre di un marinaio sopravvissuto parla di un bilancio sui 40 morti e “molti” feriti. La vicenda ricorda quella del sottomarino nucleare Kursk, affondato nel Mare di Barents, che nel 2000 fece finire nel mirino l’appena eletto presidente russo Vladimir Putin. Sulla sorte dell’incrociatore Moskva non si è ancora arrivati invece a una versione ufficiale: la Russia continua a sostenere che sia affondato da solo in seguito a una tempesta dopo che a bordo era esploso un deposito di munizioni, mentre Kyiv sostiene di averlo distrutto utilizzando dei missili Neptune, di produzione ucraina.

 

(immagine di copertina: Italy Photo Press)

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