“Forse ha litigato con il fidanzato per la vasellina“: Fabio Tuiach e il commento omofobo sull’attivista Lgbt picchiato

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-18

Antonio Parisi è un attivista LGBT di Trieste che ha denunciato un’aggressione. Un gruppo di persone lo ha preso a calci, lo ha coperto di lividi mentre faceva commenti per come era vestito. E Fabio Tuiach ci scherza su con una frase omofoba

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Antonio Parisi è un attivista Lgbt di Trieste. Ha denunciato un’aggressione avvenuta attorno alle 18.30 di martedì nella piazzetta di Rupingrande, sul Carso triestino. Parisi era con altri due amici, uno dei quali è finito anche lui al Pronto Soccorso, quando è stato avvicinato da un gruppo di quattro o più persone: “Preso a calci per com’ero vestito, in tre miravano alla testa”, racconta l’attivista, che spiega di non essere sicuro dei motivi dell’aggressione, ma di non poter escludere l’omofobia, anche per l’atteggiamento del gruppo durante il pestaggio: “Hanno iniziato a fare commenti su come ero vestito. Sono abituato a questo tipo di provocazioni, sul momento ho lasciato perdere. Poi qualche ora dopo, in piazza, mi hanno preso a calci. In tutto il corpo, ma miravano soprattutto alla testa”. Parisi, come si può vedere dalle foto ha la faccia coperta di lividi. Eppure il consigliere comunale di Trieste Fabio Tuiach è riuscito a trovare delle parole di scherno per raccontare la vicenda: “Un esponente Lgbt è stato picchiato e scoppia il caso omofobia a Trieste, siamo in campagna elettorale e succede ogni volta ma forse ha litigato con il fidanzato per la vasellina” scrive. Non su Facebook dove potrebbe essere segnalato, ma prudentemente su VK:

Fabio Tuiach omofobia attivista lgbt picchiato parisi

Il post di Fabio Tuiach sul social russo VKontakte è stato denunciato tra gli altri anche dal deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano che scrive su Facebook:

Questo è quel consigliere comunale indipendente di Trieste, che ha pubblicato una bella foto di Hitler nel Giorno della Memoria, e che oggi pubblica queste frasi secondo me passibili di reato e sopratutto passibili di essere state pronunciate nel più cupo medioevo dell’Europa. Questo estremismo della discriminazione e dell’omofobia che fa ribrezzo alle persone normali, è lo stesso che portò alla deportazione e all’eliminazione fisica degli omosessuali durante il nazismo. Non bisogna abbassare mai la guardia, mai dimenticare.
P.S. Il metodo di selezione della cosiddetta censura dei social assume ormai la consistenza di un giallo di Agatha Christie, vengono bloccate persone che pubblicano, per denunciarli, immagini e simboli nazisti, ma non vien bloccata una persona che propone il parallelo storico del rogo degli omosessuali. Mah, fate qualche ragionamento sui vostri metodi censori. Qui il social non è Facebook ma è il social russo VK, che io ammetto di non conoscere bene.

Fabio Tuiach è stato eletto con la Lega. Poi è passato a Forza Nuova per poi entrare nel gruppo misto.

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