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Esalazioni tossiche mentre preparavano il vino, morte 4 persone nel Cosentino
neXtQuotidiano 02/10/2021
A Paola, vicino Cosenza, quattro persone appartenenti a due nuclei familiari sono state trovate morte in un magazzino: stavano travasando il mosto per fare il vino dentro alcune botti, ma il locale non era sufficientemente areato e sono morte per asfissia
Stavano cercando di travasare il mosto da una vasca posta sotto il livello stradale in alcune botti. Uno di loro però ha avuto un malore dovuto alle esalazioni ed è caduto nel recipiente: altri tre, nel tentativo di salvarlo, sono stati investiti dai fumi. Sono morte così quattro persone appartenenti a due diversi nuclei familiari in un magazzino privato adibito a locale per la produzione del vino a Paola, in provincia di Cosenza, in località San Miceli.
Sono due fratelli, un cognato e un nipote di uno dei due, di età compresa tra i 40 e i 70 anni. Tre delle persone decedute – secondo il racconto dei primi arrivati nel magazzino – erano all’interno della vasca di fermentazione dell’uva macinata mentre la quarta vittima in prossimità della vasca di raccolta del mosto. Si tratta dei fratelli Valerio e Giacomo Scofano, e di Santino e Massimo Carnevale, rispettivamente padre e figlio. I quattro, assieme ad una quinta persona, una donna rimasta intossicata in modo grave, erano impegnati nella fase conclusiva della produzione del vino, che utilizzavano per uso familiare. Le esalazioni hanno causato la mancanza di ossigeno all’interno del locale, che si è poi rivelata fatale.
“Il locale in cui le quattro vittime stavano preparando il vino non era sufficientemente arieggiato”, ha fatto sapere in una dichiarazione all’Ansa il Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni. “Le vittime si trovavano in un magazzino di loro proprietà”, ha aggiunto. All’arrivo dei soccorsi, i vigili del fuoco del comando di Cosenza e le ambulanze del 118 hanno trovato viva soltanto la donna, trasportata d’urgenza in ospedale.
Sul posto si è recato il sostituto procuratore Antonio Lepre: le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Paola, in attesa di una squadra del gruppo Nucleare Biologico Chimico Radiologico (Nbcr) che stabilisca il tipo di sostante tossiche sprigionate dalla vasca.