“Dovrebbe andare a far pascolare le pecore”, il medico di Fagnano Olona vittima di insulti razzisti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-11-15

Il dottor Enock Rodrigue Envolo ha subito una serie di insulti di stampo razzista da alcuni cittadini

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È nato in Camerun, si è trasferito in Italia e ha conseguito la Laurea in Medicina all’Università la Sapienza di Roma. Un curriculum professionale di tutto rispetto che sembra non interessare a parte dei cittadini di Fagnano Olona, un piccolo comune di 12mila abitanti che dista pochi chilometri di Malpensa, in provincia di Varese. Perché alcuni dei suoi pazienti hanno iniziato a insultare il dottor Enock Rodrigue Envolo per via del colore della sua pelle, condendo il tutto con la classica arretratezza culturale tipica del razzismo che continua a scorrere nelle vene di molti italiani. E lui ora è pronto a rinunciare a quel posto di lavoro – è un medico di base che lavora per il servizio sanitario nazionale – perché stanco di essere insultato.

Enock Rodrigue Envolo, il medico di base insultato per il colore della pelle

Una storia di razzismo insito nella società in un 2022 che sta terminando e che continua a mostrare come il problema della discriminazione sia ancora ben saldo e radicato nel nostro Paese. E a Fagnano Olona in tanti hanno preso di mira quel dottore per via delle sue origini e del colore della sua pelle. Commenti vergognosi come questi:

“Che ci fa qui questo? Ci vuole gente che ha studiato. Dovrebbe andare a far pascolare le pecore”.

Il dottor Enock Rodrigue Envolo si è trasferito da poco in quel Fagnano Olona. È stato scelto come sostituto dell’unico medico di base del Paese che è andato in pensione. Un’esigenza, dunque, per la popolazione che già da tempo stava attendendo l’arrivo di un medico del servizio sanitario nazionale per effettuare visite, diagnosi, consulti e procedere con l’autorizzazione medica (la ricetta) per l’acquisto di medicinali, esami o altri trattamenti sanitari coperti dal servizio sanitario nazionale. E lui, dopo pochi giorni, è pronto a rinunciare. Come dichiarato alla Prealpina:

“Sono a Fagnano Olona per curare e mettermi a servizio della comunità. Se non mi vogliono, sono già pronto ad andare da Ats e chiedere di lavorare altrove. Il mio mestiere è curare le persone. Ciascuno è libero di pensare come vuole e quello che vuole. Non sarò di certo io a mettere il bavaglio alle persone”.

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