Opinioni

Elio Lannutti, il tweet antisemita e la Commissione Banche

dipocheparole 08/12/2019

Lannutti non sembra riuscire ad arrivare a capire un concetto molto semplice: se sei un senatore e vieni pagato con uno sbanderno di soldi pubblici non puoi twittare qualcosa e poi “prenderne le distanze” (ma che cazzo significa? Da chi hai preso le distanze? Dal te stesso scemo?) ma semmai devi conferire le distanze tra te e le istituzioni. Le maggiori distanze possibili

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Oggi Aldo Grasso sul Corriere della Sera si chiede se sia opportuna la candidatura di Elio Lannutti alla presidenza della Commissione Banche. Il famoso senatore che non è antisemita ma… è stato proposto ovviamente dal suo partito, il MoVimento 5 Stelle:

Come si fa a proporre alla guida della Commissione banche un personaggio che ha citato i «Protocolli dei Savi», un falso storico che a fine ’800 parlava di una cospirazione
ebraica per conquistare il mondo? Come si fa a non espellere dal M5S un senatore che si richiama a un’oscenità antisemita, a una menzogna diventata da oltre un secolo la matrice di tutti gli stereotipi razzisti e dei complottismi? Si fa, si fa,perché questa nomina la dice lunga sulle ideologie che permeano il movimento. E il Pd deve rinverginarsi con questi soggetti? E il coro dell’unanimità intona solo menzogne?

elio lannutti protocolli savi sion

Lannutti però oggi con Repubblica torna sull’episodio del tweet e ribadisce… che ha ragione lui:

Lei però a gennaio fece un post per dire che dietro il sistema bancario ci sono le macchinazioni dei Savi di Sion.
«E partì subito la macchina del fango contro di me».

Era un post antisemita.
«Ma ne ho preso subito le distanze. È stato un errore. Ho sbagliato, e ho chiesto scusa».

Lei è antisemita?
«Ancora con queste domande! Si continua con un equivoco. Questa vicenda mi ha addolorato moltissimo».

Insisto: lei è antisemita?
«No! E m’indigna il fatto che mi abbiano dipinto come un nazista, un razzista…».

Il punto è che lei ha rilanciato un articolo da un sito noto per postare fake news, usando per giunta un falso storico.
«Lo sa che io vengo dal Pci? Che mio nonno era partigiano? Giorgio Amendola scrisse una lettera di presentazione per l’allora sindaco di Napoli Valenzi, quando mi trasferii in Campania per lavoro al Banco di Roma: “Questo è un compagno su cui contare”»

Ma questo adesso che c’entra?
«C’entra. Il punto è che io sono un uomo scomodo, ho sempre denunciato i potentati economici»

Lannutti non sembra riuscire ad arrivare a capire un concetto che non sembra complesso: se sei un senatore e vieni pagato con uno sbanderno di soldi pubblici non puoi twittare qualcosa e poi “prenderne le distanze” (ma che cazzo significa? Da chi hai preso le distanze? Dal te stesso scemo?) ma semmai devi conferire le distanze tra te e le istituzioni. Le maggiori distanze possibili. Riguardo invece le grandi battaglie economiche del senatore Lannutti, va appena ricordato che di recente è stato condannato a pagare 20mila euro a Bankitalia per diffamazione. Il senatore grillino non sembra capire la differenza tra le critiche e le bufale. Come con i Protocolli dei Savi anziani di Sion.

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