Elezioni Spagna, socialisti senza maggioranza e vittoria dell’estrema destra di Vox

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-11

I socialisti, primi con il 28% e 120 seggi, 3 in meno degli attuali (28,7% nel voto di aprile) restano ben lontani dai 176 richiesti per la maggioranza. Grande vincitore della tornata è invece l’estrema destra di Vox che raccoglie il 15,1% dei voti e ottiene 52 seggi, oltre il doppio dei 24 attuali. Crolla Ciudadanos, male anche Podemos

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I risultati definitivi delle elezioni generali spagnole confermano lo stallo: i socialisti, primi con il 28% e 120 seggi, 3 in meno degli attuali (28,7% nel voto di aprile) restano ben lontani dai 176 richiesti per la maggioranza. Grande vincitore della tornata è invece l’estrema destra di Vox che raccoglie il 15,1% dei voti e ottiene 52 seggi, oltre il doppio dei 24 attuali (aveva il 10,3%). Guadagnano seggi anche i popolari che con il 20,8% delle preferenze arrivano a 87, nell’aprile scorso ne avevano ottenuti 66 (16,7%). Male le formazioni Podemos che con il 12,8% perde 8 seggi passando dagli attuali 43 a 35 e Ciudadanos che crolla da 57 a 10 seggi (dal 15,9% al 6,79%). La new entry di sinistra Mas Pais resiste e ottiene 3 deputati. Erc ottiene invece 13 seggi con il 3,60% dei voti.

Elezioni Spagna, ancora stallo e socialisti senza maggioranza

Sanchez, che aveva convocato il voto forte del successo alle europee dello scorso maggio quando ottenne il 32,86% delle preferenze, esce indebolito. Nei numeri e nel potere negoziale per tentare di formare una nuova maggioranza, cercando una obbligata alleanza con Podemos che dagli attuali 43 seggi passa a 35. Pablo Iglesias (Podemos) fa il primo passo e propone una coalizione di governo basata sulla “rappresentanza di voti”. I negoziati partiranno già domani. Sanchez non è riuscito nemmeno a convincere gli spagnoli a recarsi alle urne “per non consegnare il Paese alla destra” con un’affluenza intorno al 69% in calo di sei punti.

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Il Partito popolare (Pp) fa i primi calcoli e punta al governo: “Sembra che gli spagnoli sappiano che l’alternativa a Pedro Sa’nchez è Pablo Casado. E vista la perdita di seggi nel Psoe, Sanchez dovrebbe iniziare a pensare di andarsene”, ha commentato il segretario generale, Teodoro Garci’a Egea. Sara’ resa dei conti all’interno di Ciudadonos, apparentemente prosciugato da Vox. Il leader Albert Rivera convoca un congresso straordinario.

L’errore di Podemos e la vittoria dell’estrema destra di Vox

Con questo voto e con l’offerta di negoziati per una nuova maggioranza Podemos certifica l’errore commesso nella scorsa legislatura, quando ha evitato di chiudere accordi con i socialisti per il veto posto da Sanchez nei confronti degli indipendentisti catalani e baschi che servivano a completare la maggioranza di sinistra. Non voleva essere ricattabile sull’amnistia per gli indipendentisti catalani condannati o sul referendum di autodeterminazione, rischia però di trovarsi con un Parlamento ancora più ferocemente «spagnolista» pronto a dargli del traditore al minimo cedimento verso Barcellona. Puntava a un monocolore socialista con l’astensione di Pp e Ciudadanos, ma il crollo dei populisti di destra in favore dell’estrema destra (naturale, perché tra l’originale e la copia vince sempre l’originale).

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“Abbiamo vinto le elezioni e il nostro progetto è formare un governo stabile e fare politica a beneficio della maggioranza degli spagnoli. Per questo vorrei fare un appello a tutti i partiti politici per sbloccare la situazione politica in Spagna”, ha detto ieri Sanchez alla disperata ricerca dei voti che gli mancano. “Siamo la terza forza politica, con 52 deputati”, esulta Santiago Abascal, leader di Vox, rivolgendosi alla folla di sostenitori presso la sede del partito a Madrid. “Siete stati protagonisti dell’impresa più rapida e folgorante della politica spagnola”, ha scandito. “Siamo riusciti ad aprire tutti i dibattiti proibiti”, ha continuato. “Oggi – ha detto – si consolida una alternativa patriottica e sociale che chiede l’unità della Spagna”. La folla intanto risponde con cori di “Espana unida jamas sarà vencida”.

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