La fantastica polemica sugli OGM tra Elena Fattori e i "sedicenti scienziati"

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-05-21

La cittadina Senatrice Elena Fattori contro i sedicenti scienziati che sostengono gli OGM e si macchiano del crimine di copiare il suo CV dai siti del Movimento, non è quello REALE, dice lei. E allora dov’è la verità?

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Prosegue la battaglia della cittadina-portavoce-onorevole Elena Fattori contro gli OGM e gli “pseudo-scienziati”, coloro che in poche parole vorrebbero avvelenarci tutti consentendo all’Italia di fare ricerca e sperimentazione sugli Organismi Geneticamente Modificati. Questa volta però lo scontro non si svolge nelle sedi parlamentari ma sui social network, dove la Fattori è molto attiva per tentare di diffondere la sua verità sui crimini della scienza e delle multinazionali.

Tutto comincia da un post sul blog di Dario Bressanini, dove a proposito della senatrice Fattori dove si discute del suo intervento e di quello di Elena Cattaneo in parlamento sugli OGM, di cui abbiamo diffusamente parlato qui. Alla fine del post Bressanini scrive:

La Senatrice Fattori ha ovviamente tutto il diritto di diffidare delle Multinazionali (e forse il fatto di essere stata licenziata in passato da una di queste può impedirle una valutazione serena di questi temi, e possiamo umanamente comprenderla).

Bressanini riceve quindi una nota dall’avvocato dell’ufficio comunicazione in Senato del MoVimento 5 Stelle in cui si chiede la rettifica dell’affermazione:

“Le critiche costruttive sono sempre ben ricevute dal Movimento 5 stelle, ma quando si mette in dubbio un intero ragionamento scientifico affermando che “la senatrice Fattori ha ovviamente tutto il diritto di diffidare delle multinazionali (e forse il fatto di essere stata licenziata in passato da una di queste può impedire una valutazione serena di questi temi, e possiamo umanamente comprenderla)” viene affermato il falso.
In pratica, per screditare un intero ragionamento si fa allusione a delle circostanze personali che riguardano la Senatrice Fattori e che tra l’altro non corrispondono al vero in quanto la stessa non è stata assolutamente licenziata dalla propria azienda.
Insisto, pertanto, nel riconoscere alla Senatrice il diritto di replica posto che limitarsi a pubblicare la risposta della medesima soltanto come commento, non garantisce la stessa visibilità che è stata data all’articolo di Bressanini (L’art. 8 della legge sulla stampa 47/1948).”

E modifica l’articolo originale:

La Senatrice Fattori ha ovviamente tutto il diritto di diffidare delle Multinazionali (e forse il fatto che “dal 2009 a oggi è iscritta nelle liste di mobilità in seguito a chiusura dell’azienda di essere stata licenziata in passato da una di queste può impedirle una valutazione serena di questi temi, e possiamo umanamente comprenderla).

Va fatto notare che Bressanini, non trovandola sul sito del Senato, aveva preso la biografia della Senatrice da uno dei siti del Movimento 5 Stelle, quel “sistema operativo m5s” ospitato sul dominio beppegrillo.it. Nulla faceva penare che questa breve nota biografia non fosse reale o tanto meno ufficiale, ma la cittadina-portavoce è intervenuta nei commenti per fare ulteriori precisazioni:

Presto la biografia REALE
Presto la biografia REALE

Marco Cattaneo, direttore de Le Scienze le risponde spiegandole come stanno le cose:
marco cattaneo fattori bressanini
Non contenta della risposta la Senatrice Fattori sposta la discussione su Twitter dove parte la sfida a suon di Tweet e la cittadina promette di postare oggi la sua biografia REALE. Nel frattempo su Facebook si sfoga così, offrendoci la sua versione del classico io so io e voi non siete un ca…:
elena fattori pseudoscienziati
Nell’attesa che la Senatrice Elena Fattori produca la sua biografia REALE e ricordandole come fanno in molti che in realtà le è stato semplicemente chiesta conferma della veridicità di quanto riportato sul sito del Movimento la cittadina-portavoce si diverte ad accusare chiunque commenti sulla sua pagina in maniera non conforme alle sue aspettative di essere un “influencer pagato”. Che è la versione carina del “ki ti paka” dei commentatori antika$ta:
Elena Fattori contro gli influencer pakati
Elena Fattori contro gli influencer pakati

Ancora una volta invece di rispondere nel merito sugli OGM e di produrre questa famosa biografia la Senatrice preferisce attaccare chi la critica spostando l’argomento della questione. Questo è proprio il punto centrale del pezzo scritto da Bressanini a riguardo dei dibattiti in ambito scientifico e del non rispondere sul punto del contendere. Ad esempio intorno alle 12 di oggi la Senatrice ha postato su Facebook un aggiornamento sulla vicenda nel quale continua a svicolare la questione dipingendosi come una vittima del sistema della disinformazione (probabilmente quella pagata dalle multinazionali):

Ho fatto la ricercatrice per 25 anni e la senatrice 5 stelle per 2 e sto verificando sulla mia pelle che l’Art 3 della costituzione” Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” è ignoto ai più.
Il MoVimento 5 stelle è una realtà complessa e interessante, con una forza di cambiamento che non è mai stata vista nella storia della Repubblica.
Il motivo per cui è continuamente delegittimato, attaccato e infangato posso anche capirlo, ammettere che tutto questo sia possibile e non si sia avuto il coraggio di farlo prima per alcuni un drammatico.
Si reiterano leggende metropolitane di incompetenza e di sfrondoni scientifici e tecnici , che, però sono trasversali a tutti le forze politiche , ma fa comodo far apparire che siano monopolio del movimento. D’altronde il mondo scientifico mi sembra non faccia molto per interagire con altri mondi.
Nessuno come noi ha approfondito la storia di Stamina, che ora si fa passare impropriamente per una “incompetenza” del Parlamento, quando invece era una manovra molto ben concertata. Nessuno come noi sta cercando di dirimere le questioni scientifiche, politiche, agronomiche , economiche , e legislative dell’immisisone in ambiente aperto di ogm , aspetti inscindibili e correlati che non si possono affrontare separatamente.
Ma l’arma usata è sempre la stessa: delegittimare e mistificare.
Come se un impegno politico potesse cancellare una storia di vita fatta di amore per la ricerca e per la scienza, anche se poi si è deciso di impegnarsi con altrettanta e più passione diversamente.
Ma ogni esperienza arricchisce e conoscere un certo mondo che si professa scientifico i mi ha insegnato e arricchito molto.
Quindi ringrazio chi me lo ha fatto conoscere nelle sue debolezze, incongruenze, “ignoranze” di altri aspetti della vita umana e sociale perché la consocenza mi sarà preziosa per tentare di armonizzare un mondo scientifico onesto , quello che o conosciuto in 25 anni, con la realtà del Parlamento.

Evitando ancora una volta di rispondere nel merito la cittadina-portavoce sposta nuovamente la questione su un piano che evidentemente le è più congeniale: parlare di scienza senza parlarne realmente.
LA SENATRICE E LA SCIENZA
Che Elena Fattori abbia una strana idea di come si faccia scienza era però già emerso due anni fa quando, sempre in un post su Facebook, aveva chiamato a raccolta “gli scienziati” darle una mano a produrre un dossier contro gli OGM perché “le informazione e gli studi sono vaghi e purtroppo la politica e gli intessi si mescolano ai dati scientifici. Mi servirebbe aiuto per produrre un dossier totalmente ASETTICO e SCIENTIFICO“. Già all’ora la Senatrice ebbe modo di confrontarsi con Dario Bressanini (ed altri “sedicenti scienziati di basso livello” che si era offerto nei commenti di tenere una conferenza in Senato sul tema OGM:
dario bressanini fattori 2013
Quello che non ci si riesce a spiegare (magari la Senatrice lo farà) il mutato atteggiamento della Fattori. Un tempo la parlamentare grillina era molto critica nei confronti di Stamina (una delle poche voci critiche nel Movimento e in Parlamento) e molto attenta anche al caso di Caterina Simonsen (dove si era schierata dalla parte di Caterina). Che la Senatrice sia rientrata nei ranghi avendo capito che all’interno del Movimento e del suo elettorato certe posizioni non sono troppo ben viste?
 

Leggi sull’argomento: L’Italia, gli OGM e il nuovo Medioevo

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