Milano, ecco il patentino antifascista per chi vuole affittare spazi pubblici

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-26

Con una nuova delibera della Giunta Sala si estende una norma già approvata nel 2018, ricordando i valori della Costituzione e la Medaglia d’oro della Resistenza

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L’Italia è un Paese antifascista. Lo dice la storia recente e lo ribadisce la nostra Costituzione. Ma i rigurgiti in un passato che è tornato a bussare con veemenza alla porta sta spingendo alcune istituzioni locali a ribadire quel concetto fondamentale su cui si basa la nostra Repubblica. E così, con una delibera proposta dalla Giunta Sala, si estende quel concetto di “patentino antifascista” a Milano anche a chi vuole affittare spazi pubblici. Un aggiornamento di un provvedimento già in vigore dal 2018 per sottolineare ancor di più – e ricordare – la storia di una città Medaglia d’oro della Resistenza.

Patentino antifascista Milano, la nuova delibera della Giunta Sala

L’autodichiarazione di antifascismo è un qualcosa che esiste nel capoluogo lombardo da almeno tre anni. All’epoca, infatti, venne approvato dalla Giunta meneghina un ordine del giorno in cui si invitava l’amministrazione a prendere una posizione netta e definita nei confronti di quei soggetti, associazioni e organizzazioni che utilizzavano aree pubbliche per fare propaganda di stampo xenofobo, razzista, antisemita e discriminatorio. Il tutto venne seguito dall’approvazione di un regolamento comunale arrivata nel maggio del 2018.

Il patentino antifascista Milano – un’autodichiarazione in cui si afferma di aderire ai valori della Costituzione basata sull’antifascismo – valeva solamente per “manifestazioni ed eventi di carattere sociale, sportivo, ricreativo, politico ed istituzionale” che avevano come caratteristica una durata contenuta nel tempo. Adesso, però, il Comune meneghino ha deciso di estendere questo valore fondamentale nel nostro Paese, anche alle procedure di selezione – attraverso la partecipazione a bandi e avvisi – per spazi di pubblica proprietà non destinati a un utilizzo commerciale.

L’estensione di quel provvedimento approvato nel maggio del 2018, dunque, rende Milano ancor più città antifascista. Chi vorrà partecipare a bandi e avvisi pubblici per l’affitto di spazi pubblici dovrà necessariamente firmare una dichiarazione in cui si certifica – pubblicamente – di non aderire ideologicamente a quei rigurgiti storici del fascismo.

(FOTO IPP/MIPA)

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