“È un mostro”, la madre di Alessia Pifferi non perdona la figlia che ha lasciato morire la piccola Diana

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-26

Il commento pubblicato su Facebook dalla donna dopo la morte – di stenti – della nipote

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Per il momento non ha parlato con i giornalisti e le sue testimonianze sono state raccolte esclusivamente dagli inquirenti che stanno indagando – dopo l’arresto – su sua figlia per la morte della piccola Diana in quell’appartamento di Ponte Lambro, in provincia di Como. La madre di Alessia Pifferi, avendo abitato per molto tempo con mamma e figlia in quella casa di via Parea (prima di trasferirsi a Crotone con il suo compagno), rappresenta una delle fonti più attendibili per ricostruire la personalità complessa di quella donna che ha lasciato morire quella bimba di 18 mesi lasciandola sola in casa per giorni.

Alessia Pifferi, la madre scrive su Facebook che sua “figlia è un mostro”

E sui social, come riporta il quotidiano “Il Giorno”, è arrivata l’unica dichiarazione “pubblica” della signora Maria, madre di Alessia Pifferi. Commentando i tanti post di condoglianze pubblicati sulla sua bacheca Facebook da parte dei parenti, la donna ha commentato: “Mia figlia è un mostro”. Parole dure all’interno di una storia tragica, fatta di abbandono e di coltivazione dell’amor proprio passando sopra alla vita di una piccola di soli 18 mesi.

E i racconti della madre di Alessia Pifferi agli inquirenti sono uno degli elementi principali per ricostruire la vita di quella mamma che non voleva essere mamma. Perché la stessa donna, ora in carcere, ha raccontato ai magistrati la storia della sua vita recente. Non solo quella decisione di lasciare sola una bimba poco più che neonata per andare dal suo attuale compagno. Ma anche le bugie raccontate a quest’ultimo (come quando gli disse che la piccola Diana si trovava al mare proprio con la nonna). Poi la storia di quel parto: la 37enne ha detto di non essersi mai accorta di essere incinta e di aver partorito la la bimba (un anno e mezzo fa) in un bagno. Un parto prematuro per una gravidanza di cui lei – dice – di non essersi mai accorta. E anche poco dopo la nascita di Diana – costretta al ricovero in ospedale per tutte le cure del caso per una nascita “settimina” -, lei si era allontanata per una vacanza a Montecarlo.

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