E il PD a Bologna non vuole restituire i soldi della CPL Concordia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-04-08

Le grandi cooperative sono da sempre la cassaforte per i partiti di sinistra soprattutto in Emilia. Il sindaco di San Lazzaro di Savena ha annunciato di voler restituire i 2mila euro di contributo che la cooperativa aveva versato alla sua campagna. Ma a Bologna non la pensano così

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Il Pd, anche emiliano-romagnolo, appare sempre più “attore protagonista” in questo “sistema fatto di corrotti e corruttori”. Per questo dovrebbe restituire subito tutti i contributi elettorali ricevuti da Cpl Concordia. Non usa certo il fioretto Massimo Bugani, capogruppo M5s in Comune a Bologna, che si lancia all’attacco dei sindaci dem (in primis Virginio Merola) che hanno accettato contributi per le loro campagne elettorali da Cpl Concordia, la cooperativa modenese sotto inchiesta a Napoli per presunti giri di tangenti e legami con la criminalità organizzata. “A Bologna in questi casi si dice: ‘Più la rimescoli e più puzza’- attacca Bugani in una nota- mentre il dirigente di Cpl Concordia, Francesco Simone, confessa la consuetudine del ricorso alla corruzione con finte consulenze, appalti con percentuale a politici e plusvalenze mostruose, il Pd emiliano si trastulla amabilmente sulla opportunità o meno di restituire i soldi ricevuti dalla cooperativa”. Secondo il capogruppo M5s, “evidentemente la stampa non li sta aiutando a capire la colossale figura di merda che stanno facendo e la pena rappresentata da questo sistema fatto di corrotti e corruttori, in cui il Pd pare attore protagonista. C’è solo una parola per descrivere questo comportamento e si chiama vergogna”. Tra l’altro, sostiene Bugani, “pare più chiaro anche agli stolti perché in questo ventennio il Pd non abbia fatto nulla sul conflitto di interessi”.
 
E IL PD A BOLOGNA NON VUOLE RESTITUIRE I SOLDI DELLA CPL CONCORDIA
Secondo il numero uno dell’M5s a Bologna, dunque, “ogni secondo di ritardo nella restituzione di tutti i soldi ricevuti dalla Cpl, non solo quelli ricevuti da Merola, ma quelli ricevuti da tutti i rappresentanti del Pd a livello nazionale, e’ un secondo di troppo che allarga in maniera irreparabile la frattura fra il partitone e le persone con un’etica che ancora, nonostante tutto, abitano in tanti comuni d’Italia”. Bugani tira poi in ballo l’appalto vinto da Cpl Concordia (insieme alla Citelium di Parigi), per la gestione degli impianti tecnologici e di illuminazione a servizio del tunnel Ravone a Bologna. Un contratto che le due imprese si sono aggiudicate il 3 giugno del 2011, una decina di giorni dopo la proclamazione a sindaco di Merola, ma che hanno poi sottoscritto col Comune il 22 settembre successivo. “Guardate pochi mesi dopo l’inizio del mandato di Merola che garettina si e’ aggiudicata la Cpl Concordia- ironizza Bugani su Facebook- gestione illuminazione pubblica, un contrattino da 9.279.804 euro, una sciocchezzuola. Sicuramente l’hanno vinta per la qualita’ della loro offerta- afferma il grillino- sono sicuro che i 20.000 euro dati a Merola in campagna elettorale non abbiano influito minimamente”.
 
IL PD E LE COOP ROSSE
Le grandi cooperative, d’altronde, sono da sempre la cassaforte per i partiti di sinistra soprattutto in Emilia. Il sindaco di San Lazzaro di Savena, Isabella Conti, ha annunciato di voler restituire i 2mila euro di contributo che la cooperativa aveva versato alla campagna elettorale che ha portato alla sua elezione la scorsa primavera. Il sindaco di Bologna Virginio Merola, che nel 2011 dalla Cpl prese 20mila euro, ha chiesto al Pd di assumere una decisione comune, ma il partito rimpalla le responsabilità agli eletti, limitandosi a sostenere che saranno loro a decidere il da farsi nei singoli casi. «Sulle eventuali restituzioni delle cifre accolte dai comitati elettorali decideranno gli amministratori interessati in piena autonomia. Cifre che, sottolineiamo, sono lecite e legittime», dice il partito in un comunicato ufficiale. «Il Pd di Bologna e i suoi amministratori – ha detto il segretario Francesco Critelli – operano nella massima trasparenza, secondo le leggi esistenti e secondo rigorosi criteri etico morali. Per quanto riguarda il Pd, il contributo ricevuto nel 2014 da Cpl ammonta a 4.000 euro, su entrate complessive di 1.700.000 euro: queste contribuzioni, secondo la legge, sono lecite, legittime e regolarmente registrate. Il Pd di Bologna ha piena fiducia nell’operato dei suoi amministratori e nelle loro decisioni e opera già nella massima trasparenza, nei bilanci e nelle contribuzioni elettorali, assumendo comunque l’impegno a mettere in campo in futuro ogni ulteriore azione volta ad incrementare la trasparenza e la rendicontazione delle nostre attività”.
 

Leggi sull’argomento: Il romanzo criminale delle coop rosse

 

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