Due risate con Lorenzo Manfro, candidato presidente in Veneto

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-04-21

In Veneto la candidatura indipendente di Lorenzo Manfro rischia di dare fastidio sia alla Lega che al PD. Storia di una piccola provocazione elettorale

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Una campagna elettorale non può dirsi completa se non c’è il candidato outsider, quello in grado di sparigliare le carte e creare scompiglio nell’arena politica e mettere i bastoni tra le ruote dei partiti più importanti. In Veneto questa figura è rappresentata dall’improbabile figura del candidato Presidente, anzi Governatore, Lorenzo Manfro, niente meno che “l’unico candidato credibile” per le elezioni regionali venete del 2015. Alla scoperta di Lorenzo Manfro e dei suoi sostenitori i “manfrini” e le “manfrine”.

Manfro dice la sua riguardo la polemica tra i veneti e Toscani di qualche tempo fa
Manfro dice la sua riguardo la polemica tra i veneti e Toscani di qualche tempo fa

Dimenticate Zaia, la Moretti, Tosi e Berti (il candidato grillino) e fate largo al nuovo contendente, un uomo che non ha paura di dire pane al pane e, soprattutto, vino al vino. L’unico candidato che ha a cuore la felicità degli elettori. L’iniziativa nasce da un’idea semi-seria di Lorenzo Manfro, 46enne veronese in passato “innamorato” elettore del PLI e già candidato nel 2013 alla Camera con FLI di Gianfranco Fini dopo essere rimasto deluso da Silvio Berlusconi. La poco gloriosa fine dell’avventura di Fini non ha però messo la parola fine alle ambizioni politiche di Manfro che ha colto al balzo l’occasione fornita dalla lotta interna alla Lega tra “tosiani” e i fedelissimi di Zaia e dall’assenza di un’alternativa credibile all’asse di potere del Centrodestra per avanzare la sua candidatura che miscela in modo sapiente le spinte all’indipendensa del popolo veneto con proposte decisamente più liberali (ad esempio fare diventare venezia come Amsterdam). Inizialmente l’idea di Manfro Governatore è nata da alcuni amici di Lorenzo che hanno preso come spunto i post sul profilo personale del candidato per aprire una pagina di candidatura. La cosa però si è fatta subito seria e Manfro ha iniziato a darci dentro e a raccogliere consensi. Ecco il discorso della sua discesa in campo:

Il Veneto è la regione che amo. Mi candido perché, in una campagna elettorale avvelenata da tatticismi e beghe politiche tutte interne ai partiti nazionali, le esigenze del nostro territorio devono tornare al centro del dibattito.
Mi candido perché, avendo sempre lavorato a contatto con la gente, ho capito che i veneti hanno bisogno di risposte e di proposte concrete, di una strategia a tutto tondo, di progetti per il futuro e non degli ennesimi proclami inutili: la mia piattaforma spazia dall’economia alle libertà civili, dai trasporti all’agricoltura, dall’Amarone al Talisker, perché ho sempre creduto che fosse possibile competere a livello globale mantenendo salda la bandiera della tradizione locale.

Come ogni candidato che si rispetti Manfro ha una pagina Facebook ufficiale e un account Twitter ufficiali dove lancia le sue proposte per un veneto migliore e moderno.
manfro veneto governatore
Come in ogni campagna presidenziale che si rispetti il futuro governatore non corre da solo ma con l’appoggio di diverse liste di cittadini che esprimono le diverse anime del movimento manfrista. Tra i primi a sostenere la corsa di Manfro ci sono stati quelli della lista “Parenti Pensionati”, ognuno ne ha almeno un paio e se tutti votassero Manfro di sicuro la vittoria sarebbe assicurata.
parenti pensionati manfro
Ci sono poi i cittadini del Maghreb per Manfro la cui lista viene presentata così dal candidato Presidente:

La mia formazione liberale mi porta ad essere aperto nei confronti delle altre culture. Vi presento la lista che presenterò solamente nelle provincie di Treviso e Padova per contrastare Gentilini e Bitonci.

manfro maghreb
Ma un Veneto moderno e solidale è anche un Veneto attento ai diritti delle minoranze, ed ecco quindi che a sostenere Lorenzo Manfro arrivano anche i rappresentanti del mondo gay e lesbo con la lista “Gay Man From”
manfro lista gay
Non manca la lista locale, quella legata alla zona di provenienza del candidato. Se alle scorse regionali Luca Zaia era sostenuto dalla lista “Razza Piave” del Presidente della Provincia di Treviso (ora passato con Flavio Tosi) anche Lorenzo Manfro avrà una lista civica legata alla sua terra: Razza Soave.
manfro lista razza soave
LE PROPOSTE PER IL VENETO CHE CAMBIA
Manfro ha anche le idee chiare su come cambiare concretamente il Veneto. Rovigo, che da tempo viene considerata una delle zone depresse della Regione diventerà la Las Vegas del Nord Est: “un porto franco con Casino’, Sale Gioco, Parchi di divertimento, Case Chiuse. Il rilancio economico sarà assicurato “.
manfro rovigo las vegas
Il rilancio del Polesine passa anche da Verona:

Credo che anche Verona abbia diritto ad uno sbocco sul mare… se eletto unifichero’ la Provincia di Rovigo con Verona… “Dal Garda all’Adriatico” sarà un Brand turistico che rilancera’ il Polesine

Naturalmente senza dimenticare il richiamo alla tradizione, un grande classico di tutti i candidati regionali:

Il passato è adesso!
Il passato è adesso!

Manfro però è un candidato attento al Web, ecco infatti il manifesto con il quale si guadagnerà i consensi della Rete (alla faccia dei grillini)
Manfro e gattini manda tutti a casa. E la Rete si commuove
Manfro e gattini mandano tutti a casa. E la Rete si commuove

Manfro e il suo staff stanno facendo un buon lavoro, magari non diventerà Governatore ma di sicuro la sua candidatura potrà intralciare la corsa vittoriosa degli altri “big” in gara per la poltrona di Presidente della regione. Almeno stando agli “ultimi sondaggi”:
manfro intenzioni di voto

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