I due collaboratori di Marine Le Pen arrestati

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-02-22

Si tratta della guardia del corpo e della capo di gabinetto della candidata alle presidenziali. Il Parlamento Europeo reclama a Marine Le Pen, che è parlamentare europea, circa 339.946 euro che considera ingiustamente versati

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Sono stati posti in stato di fermo la guardia del corpo e la capo gabinetto della candidata di estrema destra alle presidenziali francesi Marine Le Pen nell’ambito dei presunti impieghi fittizi al Parlamento europeo.I due Thierry Legier e Catherine Griset in precedenza erano stati ascoltati dagli uomini dell’Ufficio anticorruzione. L’emiciclo di Strasburgo reclama a Marine Le Pen, che è parlamentare europea, circa 339.946 euro che considera ingiustamente versati a Légier, nel 2011, e a Catherine Griset, dal 2010 al 2016, per dei lavori da assistenti parlamentari che non hanno mai fatto e per i quali sono stati pagati con dei fondi pubblici europei.

I due collaboratori di Marine Le Pen arrestati

Marine Le Pen, più che mai in testa nei sondaggi per le presidenziali, è accusata di aver aggirato il divieto di assumere propri collaboratori al Parlamento europeo, facendo loro assegnare l’incarico da colleghi. I due collaboratori sono peraltro sospettati di aver lavorato per il partito – e in Francia – e non a Strasburgo. A rivelare il retroscena della vicenda è stato qualche tempo fa il quotidiano economico francese Challenges che ha pubblicato i documenti della richiesta da parte del Parlamento Europeo di restituzione di quasi 300 mila euro che il partito della Le Pen avrebbe incassato indebitamente. La richiesta, datata 9 dicembre 2016 aveva come termine di scadenza il 31 gennaio e ma il Front National ha deciso di non pagare e così la Le Pen potrebbe vedersi decurtato del 50% lo stipendio da europarlamentare.

I fatti contestati alla Le Pen risalgono al periodo tra il 2011 e il 2012 quando secondo l’accusa la leader del partito ultraconservatore francese avrebbe utilizzato dei fondi destinati per pagare assistenti parlamentari all’Europarlamento per stipendiare membri dello staff del Front National che nulla avevano a che vedere con l’attività legislativa di Strasburgo e Bruxelles. In particolare il denaro (298.500 euro) dei contribuenti europei sarebbe stato utilizzato per pagare lo stipendio di Catherine Griset, un’amica della Le Pen diventata capo del suo staff e che ha mantenuto quel ruolo dal 3 dicembre 2010 al 15 febbraio 2016. Secondo le regole europee sul personale dell’Europarlamento sarebbe stato necessario che la Griset lavorasse principalmente nelle due sedi dell’Europarlamento ma a quanto pare la maggior parte del tempo lo trascorreva negli uffici di Nanterre del Front National occupandosi quindi di faccende non strettamente connesse all’attività di europarlamentare della Le Pen. Altri 41.554 provenienti dagli stessi fondi sarebbero stati utilizzati invece per pagare Thierry Légier, la guardia del corpo personale della Le Pen. Per questa seconda tranche di denaro la Le Pen ha tempo fino a fine febbraio per effettuare il rimborso.

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