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Dopo 132mila morti dobbiamo fare tutto il possibile: il whatever it takes di Draghi come risposta al deputato no green pass | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-21

La Camera si è alzata in piedi e ha applaudito le parole del Presidente del Consiglio che ha risposto all’invettiva contro il Green Pass del deputato Pino Cabras

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Parole che riecheggiano nell’emiciclo di Montecitorio e che vengono rese ancora più potenti e importanti da quei 20 secondi di applausi e standing ovation che i deputati hanno dedicato a Mario Draghi. Il Presidente del Consiglio, infatti, è stato costretto a rispondere in modo perentorio alle illazioni sul green pass fatte dal deputato Pino Cabras.

Draghi e la standing ovation alla Camera per la risposta a Cabras

“Dopo aver avuto 132mila morti, io credo che in coscienza dobbiamo fare tutto il possibile e quello che è necessario”, ha detto il Presidente del Consiglio alla Camera dei deputati. Il suo discorso è stato interrotto da un fragoroso applauso di buona parte dei parlamentari che hanno condiviso in pieno le parole di Mario Draghi. Che poi ha ripreso la parola per completare la sua informativa prima di partire per Bruxelles, dove è in programma il Consiglio Europeo.

Una risposta ferma e decisa alle illazioni e all’invettiva uscita, poco prima, dalla bocca del deputato di “Alternativa C’è” (eletto con il MoVimento 5 Stelle alla Camera nel marzo del 2018) che aveva attaccato la certificazione verde con i soliti toni polemici da piazza: “Quand’è che togliete questo inutile green pass unico al mondo e vi presentate in Europa con un mondo del lavoro rispettato e non malmenato con gli idranti del Draghistan? Il premier porterà al Consiglio Europeo i dati delle vaccinazioni in Italia. Ma non impressionerà nessuno: anche gli altri paesi hanno vaccinato molta gente. Lo hanno fatto trattando le persone da cittadini e non da sudditi. Hanno fatto meno lockdown o addirittura nessun lockdown, meno coprifuoco, non hanno chiuso le scuole e le università, non si sognano di estorcere 45 euro a settimana a una lavoratrice che fatica a quadrare conti e tempi di vita, o a uno studente in trasferta. Esistono i tamponi gratis e una stampa che non scatena la caccia alle streghe con chi dissente né fa inchini fantozziani a chi governa. E quegli altri Stati hanno assunto per anni medici di base e aperto reparti, mentre da noi i politici sottomessi ricevevano le letterine di Draghi e tagliavano ospedali e assunzioni”.

Una serie di informazioni errate e che si stanno scontrando con la realtà dei fatti. Perché l’Italia, fortunatamente, ha tutti gli indicatori epidemiologici in discesa da diverse settimane. Numeri figli – in buona parte – della campagna vaccina, ma anche di una questione sanitaria non sottovalutata. Basti pensare a quanto sta accadendo nel Regno Unito (dove la mascherina è diventata un orpello per quei pochissimi che vogliono tutelare la propria salute). O anche in Russia, dove si andrà avanti con lockdown a singhiozzo almeno fino alla metà di febbraio.

(video: da Agenzia Vista)

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