Draghi in conferenza per spiegare gli ultimi decreti: “I problemi di oggi dipendono dai non vaccinati”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-10

In conferenza stampa da Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Mario Draghi spiega gli ultimi decreti del governo e punta il dito contro chi non si è ancora vaccinato per scelta: “Gran parte dei problemi di oggi è dovuta a loro”

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L’ultima raffica di decreti legge varati dal Consiglio dei Ministri è stata sviscerata e analizzata in conferenza stampa dal premier Mario Draghi, che si è accompagnato nella sala di Palazzo Chigi al ministro della Salute Roberto Speranza, a quello dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli. Tra i tanti temi trattati non ci sono – per espressa richiesta di Draghi ai giornalisti presenti – le elezioni del nuovo Presidente della Repubblica.

“Questo è un anno che dobbiamo affrontare con realismo, prudenza ma anche con fiducia e soprattutto con unità”, ha detto il premier. “Abbiamo disposto l’obbligo vaccinale dai 50 anni – ha aggiunto – sulla base dei dati, che dicono che chi ha più di 50 anni corre maggiori rischi. Gran parte dei nostri problemi attuali dipendono dai non vaccinati. Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e della diffusione delle varianti con un approccio un po’ diverso rispetto al passato, vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici e sociali sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito più di altri delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione”.

Le parole di Draghi sulla scuola aperta a gennaio

Sulla scuola Draghi è stato incalzato circa la mancata decisione del governo di disporre la didattica a distanza, come chiesto da diverse Regioni, per tutto il mese di gennaio. “La scuola è fondamentale per la nostra democrazia – ha detto – va tutelata e protetta, non abbandonata. Ringrazio presidi e insegnanti per i loro sforzi. Le nostre scuole hanno riaperto, proprio come quelle dei grandi paesi europei… Le politiche di questo governo sono coerenti con questa strategia. Non andare a scuola e poi in pizzeria e a fare sport? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto, non ci sono i motivi per farlo, la situazione è molto diversa grazie ai vaccini”. “Basta vedere – ha aggiunto – gli effetti della diseguaglianza tra studenti creata dalla Dad lo scorso anno per convincersi che questo sistema scolastico provoca diseguaglianze destinate a restare. Probabilmente ci sarà un aumento della Dad nelle prossime settimane. Ci andranno, ma da respingere è il ricorso generalizzato alla Dad”.

Le difficoltà di una maggioranza così ampia

Sugli aspetti politici Draghi non ha negato le difficoltà derivanti dall’avere una maggioranza così ampia e variegata: “L’esperienza di questi 11 mesi è stata di una maggioranza molto grande in cui occorre accettare la diversità di vedute. Non occorre cercare la mediazione a tutti i costi ma per alcuni provvedimenti importanti l’unanimità è molto importante, e che il risultato della mediazione abbia senso. Per il resto è chiaro che le divergenze e le diversità di opinioni non hanno mai ostacolato l’azione di governo”. Le differenze di vedute sono “naturali”, “l’importante è che nella maggioranza si nota che, nonostante la diversità di vedute, c’è voglia di lavorare insieme e di arrivare a decisioni condivise. Finché c’è quella il governo va avanti bene, quello è l’essenziale”.

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