La donna uccisa accoltellata a morte dall’ex marito ad Agnosine

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-13

Un settembre da incubo in tutta Italia, continua la striscia di sangue lasciata dalle vittime tra le donne

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La settimana si apre come si era chiusa la precedente, da registrarsi l’ennesimo femminicidio in Italia. Questa volta i fatti sono accaduti ad Agnosine, in Valsabbia, nell’area del bresciano. La vittima era la mamma di due ragazze di 21 e 24 anni e si era trasferita in quella zona solo da un mese, successivamente alla separazione dal marito. La donna si chiama, come scrive il Giornale di Brescia, Giuseppina Di Luca. Aveva 46 anni mentre il suo ex marito Paolo Vecchia, ne ha 52. Tutti e due lavoravano come operai.

La donna uccisa accoltellata a morte dall’ex marito ad Agnosine

A commettere l’omicidio secondo le prime ricostruzioni sarebbe stato proprio l’uomo con cui aveva interrotto i rapporti, l’assassino nel corso della mattina ha raggiunto l’ex coniuge e l’ha colpita più volte con un coltello sulle scale della palazzina, poi si è costituito ai carabinieri. Paolo Vecchia è stato arrestato, dopo essersi costituito, con l’accusa di omicidio: i carabinieri di Sabbio Chiese, in provincia di Brescia, hanno recuperato le armi usate probabilmente per il delitto, un coltello a serramanico e un pugnale. Secondo le prime ricostruzioni Giuseppina è stata colpita almeno da dieci fendenti prima di morire. Tutto è avvenuto prima delle otto di questa mattina, intorno alle  7,40-. Lei si stava recando al lavoro quando ha incrociato l’ex che l’ha inseguita con il coltello. Repubblica Milano riporta il commento a caldo del sindaco del paese, Giorgio Bontempi che è stato anche uno dei primi a soccorrere la donna: “Per quanto possibile ho dato una mano al personale sanitario a prestare assistenza a una delle figlie della coppia, che si trovava nell’appartamento al momento della tragedia.  In base a quanto ho potuto capire, è stata richiamata sulle scale dal trambusto della colluttazione tra i genitori. Ha poi avuto un mancamento quando si è resa conto dell’accaduto”. Il primo cittadino di Agnosine, che si dice sconvolto, spiega che Giuseppina Di Luca abitava in un altro paese ma si era trasferita lì dove lavorava come operaia in una ditta artigiana.

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