Donald Trump è stato bandito da Twitter “per sempre”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-11

Il Ceo del social: “Ricordatevi che la nostra politica ha come principio quello di garantire che non venga permesso l’incitamento alla violenza”

article-post

Per sempre è per sempre. Senza se e senza ma. Con il suo account o con uno nuovo: Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti d’America, è stato bandito da twitter. Non potrà mai più avere accesso alla piattaforma, nessun cinguettio anche nel caso in cui dovesse candidarsi nuovamente alla Casa Bianca. Lo ha reso noto davanti ai microfoni della Cnbc il numero uno del social Ned Segal: “Se vieni rimosso dalla piattaforma, vieni rimosso dalla piattaforma”. Che ti chiami Donald Trump o Mario Rossi (nome casuale): se sei fuori, sei fuori. E non torni dentro.

Chissà come l’avrà presa il Tycoon dalla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, che pure era assiduo frequentatore della piattaforma. Ma per twitter i fatti di Capitol Hill sono troppo gravi. Ha continuato a dire il ceo del social: “Ricordatevi che la nostra politica ha come principio quello di garantire che non venga permesso l’incitamento alla violenza”.

Il riferimento è a quando l’allora presidente degli Stati Uniti ha di fatto incitato una marcia contro il Parlamento americano. 6 gennaio 2021: il Congresso deve ufficializzare la vittoria del neo presidente Joe Biden. Ma Trump non ci sta, continua a parlare di brogli e chiede, parlando a Washington alla folla e sui suoi social di non arrendersi:

“So che ognuno di voi presto marcerà sul Campidoglio per far sì che oggi la vostra voce, pacificamente e patriotticamente, venga ascoltata. Combattete. Combattiamo come dannati. E se non combatterete come dannati, per voi non vi sarà più un paese”.

La folla marcerà verso Capitol Hill, entrandoci dentro. Quattro morti e decine di feriti.

Per quei fatti ieri è iniziato il processo di impeachment, perché accusato di  incitamento all’insurrezione e di aver incoraggiato l’attacco al Congresso. E ora, anche se non più il Presidente, il processo andrà avanti, anche perché “tradito” da sei Repubblicani, che hanno votato per procedere. In totale: 56 sì e 44 no. La notizia di twitter cade quindi a pennello, e ora si attende di sapere come si comporteranno gli altri social, che dopo Capitol Hill – anche loro- avevano sospeso gli account dell’allora presidente Trump.

Potrebbe interessarti anche