Nasce l’INAD: multe e notifiche legali arriveranno sulla PEC

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2023-07-21

Il portale consente ai cittadini di ricevere via PEC tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione aventi valore legale

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L’Agenzia per l’Italia Digitale lancia l’INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali: il portale consente ai cittadini di ricevere via PEC tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione aventi valore legale. A partire dal 6 luglio, multe, rimborsi e ogni altra comunicazione della PA potranno arrivare in tempo reale direttamente sull’indirizzo di posta elettronica registrato all’interno della piattaforma.

L’utilizzo della PEC per eleggere il domicilio digitale fa parte della più ampia attività di digitalizzazione dei pubblici uffici prevista dal PNRR, che può essere incentivata con la semplificazione dei rapporti tra PA, cittadini e imprese. Come riporta infatti InfoCert, il più importante Qualified Trust Service Provider, la competitività e l’innovazione del sistema produttivo possono essere raggiunti anche mediante la diffusione di “comportamenti digitali” tra i cittadini, come l’uso della posta elettronica certificata riservata agli utenti non professionali.

Attraverso il domicilio digitale professionisti, aziende e cittadini hanno a disposizione un canale preferenziale, semplice e facilmente fruibile, per ricevere le comunicazioni inviate dagli uffici pubblici, che permette di abbattere drasticamente i tempi e i costi delle attività di notifica della PA e di ridurre l’impatto ambientale causato dall’invio delle comunicazioni cartacee.

Cos’è e come funziona il domicilio digitale

Con il termine domicilio digitale si intende un “luogo virtuale”, che generalmente corrisponde a un indirizzo di posta elettronica certificata, valido per l’invio di notifiche aventi valore legale. Possono usufruire di questo servizio le persone fisiche che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, i professionisti che svolgono un’attività non organizzata in ordini (ai sensi della legge n, 4/2013) e gli enti di diritto privato che non sono tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC.

A partire dal 6 luglio le Pubbliche Amministrazioni inizieranno a utilizzare gli indirizzi di posta elettronica certificata inseriti nell’Indice Nazionale per tutte le comunicazioni con valenza legale. Inoltre, chiunque potrà consultare liberamente l’area pubblica della piattaforma INAD, inserendo il codice fiscale della persona di cui si vuole conoscere l’indirizzo PEC. Per registrarsi alla piattaforma è sufficiente autenticarsi utilizzando lo SPID, la Carta d’Identità Elettronica o la Carta Nazionale dei Servizi: una volta effettuata la registrazione verrà richiesto l’inserimento dell’indirizzo PEC su cui ricevere le comunicazioni. Dopo aver inserito il proprio indirizzo di posta elettronica certificata arriveranno senza ritardi le notifiche della PA, che avrà a disposizione un sistema centralizzato, sicuro ed efficiente per comunicare con i cittadini e le imprese.

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