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Domenico Tallini: arrestato il presidente del Consiglio regionale della Calabria

neXtQuotidiano 19/11/2020

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, di 68 anni, di Forza Italia, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso

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Domenico Tallini, presidente del Consiglio regionale della Calabria, di Forza Italia, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso. L’indagine che ha portato all’arresto di Tallini riguarda i suoi presunti rapporti con la cosca Grande Aracri della ‘ndrangheta

Domenico Tallini: arrestato il presidente del Consiglio regionale della Calabria

Domenico Tallini è stato arrestato e messo ai domiciliari in seguito a ull’operazione “Farmabusiness”  dei carabinieri del comando provinciale di Catanzaro e del comando provinciale di Crotone che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della direzione distrettuale antimafia. Tallini si trova ai domiciliari perché accusato di aver dato supporto alla cosca Grande Aracri nel suo progetto di reimpiego di proventi illeciti attraverso la costituzione di una società avente lo scopo di distribuire prodotti medicinali mediante farmacie e parafarmacie. In cambio, l’esponente di Forza Italia avrebbe ricevuto appoggio elettorale da parte della cosca alle elezioni regionali del 2014. L’operazione è scattata nei confronti di 20 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale. Il provvedimento è scasturito da due attivita’ investigative convergenti, sviluppate rispettivamente dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catanzaro e del Nucleo Investigativo di Crotone, dirette e coordinate dal Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, dal Procuratore Aggiunto, Vincenzo Capomolla e dai Sostituti Procuratori Paolo Sirleo e Domenico Guarascio. Le indagini hanno riguardato l’operatività della cosca di ‘ndrangheta Grande Aracri di Cutro (KR) nell’area di origine e nel territorio catanzarese, con particolare riferimento alle iniziative imprenditoriali avviate in quest’ultima provincia mediante il reimpiego di capitali della cosca

Domenico Tallini e il fascismo che non era razzista

Il presidente del Consiglio Regionale della Calabria Domenico Tallini qualche tempo fa era diventato virale in un video in cui aveva dato spettacolo sul fascismo e sulle “colonizzazioni”. Rinviato a giudizio per corruzione e per questo bollato come impresentabile dalla Commissione Antimafia prima delle elezioni, Tallini, che aveva qualche difficoltà a dire la parola “xenofobia”, nel video diceva testualmente: “Il fascismo non era razzista, il fascismo è stato accusato in maniera volgare di essere andato in Africa e di aver civilizzato i paesi africani, più o meno la teoria che vorrebbero tanti oggi invece di consentire questa immigrazione e utilizzare questa carne da macello che arriva dai paesi del Nordafrica, andare a dare loro una mano nei loro paesi, questo avveniva in un momento in cui gli italiani andarono in Africa, portarono la civiltà in Africa, tant’è che forse voi dimenticate… lo so che… insomma… sono cose che non mi meraviglia se io ti dico che il nostro concetto di civiltà è questo… l’ultimo Negus d’Abissinia nell’ultima visita fatta a Roma e passando tra le strade di Roma salutava la gente con il saluto romano… ringraziando il popolo italiano per come si era posto nei confronti di quelle popolazioni”.

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