Novak Djokovic ha perso (definitivamente) il ricorso ed è stato espulso dall’Australia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-16

La Corte federale australiana ha respinto il ricorso del tennista serbo: visto cancellato e addio Australia

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La Corte Federale australiana ha respinto all’unanimità il ricorso di Novak Djokovic: visto cancellato al tennista serbo, che dovrà abbandonare l’Australia con effetto immediato. Niente Australian Open, ora – a meno di clamorosi colpi di scena dell’ultim’ora – definitivamente. Finisce così l’odissea che ha tenuto incollato il mondo intero su Melbourne. Finisce nel modo forse più ovvio, ma per nulla scontato. Ha perso Djokovic, ha vinto il ministro del’Immigrazione Hawke. Ha vinto un principio sacrosanto e inviolabile, al di là di ogni altra considerazione: le leggi sono uguali per tutti, anche per chi, come Djokovic, ha dato la sensazione di sentirsene al di sopra, presentandosi in Australia senza vaccino obbligatorio, in barba a qualunque regola o norma sanitaria. Il campione serbo è stato anche condannato a pagare le spese processuali. Spiccioli rispetto a quello che, secondo le stime degli esperti, rischia di costare questa sua ostinata battaglia no-vax: circa 30 milioni di euro in sponsor nel 2022, a cui si aggiungono i mancati montepremi. Oltre all’edizione 2022, che scatta domani senza il numero uno al mondo, Djokovic potrebbe perdere anche le due successive: l’annullamento del visto, infatti, secondo le leggi australiane, ha validità per tre anni. Se fosse confermato, significherebbe dire addio, di fatto, allo Slam che ha vinto nove volte e di cui è stato dominatore indiscusso negli ultimi 15 anni.

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I fatti. La star del tennis Novak Djokovic ha perso la revisione giudiziaria per l’annullamento del suo visto australiano a seguito di un’udienza presso la Corte federale australiana. Il verdetto del giudice capo James Allsop è arrivato a seguito di una decisione unanime dei tre giudici che hanno ascoltato il caso a Melbourne. La decisione significa che il nove volte campione Djokovic non sarà in grado di difendere il suo titolo agli Australian Open, che inizieranno lunedì.

Come ha sottolineato il presidente della Corte Suprema James Allsop prima di annunciare la decisione, il compito della corte era semplicemente quello di valutare se la decisione presa dal ministro dell’Immigrazione Alex Hawke fosse illegale, irrazionale o legalmente irragionevole. La corte ha ritenuto che i motivi delineati dagli avvocati di Novak Djokovic non lo dimostrassero. Significa che era corretta la decisione presa dal ministro dell’Immigrazione Alex Hawke di annullare i visti di Djokovic che sarà espulso dall’Australia e potrebbe dover affrontare un divieto di ingresso in Australia fino a tre anni.

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C’è anche una gradita sorpresa per i colori azzurri, in seguito all’annullamento del visto di Novak Djokovic. L’Atp, inftti, ha deciso che il suo posto sarà preso da un lucky loser che è l’italiano Salvatore Caruso, numero 150 del mondo.

 

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