Dopo gli Australian Open Djokovic rischia di saltare anche il Roland Garros se non si vaccina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-17

Dal 16 maggio si terrà in Francia il Roland Garros, e per tutti gli atleti è stato disposto l’obbligo vaccinale: Novak Djokovic rischia di saltare anche questo torneo del Grande Slam dopo essere stato espulso dall’Australia poco prima degli Open di Melbourne

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La telenovela Djokovic si è chiusa con tanti dubbi ma una grande certezza: il numero uno del tennis mondiale non giocherà gli Australian Open. Ma potrebbe non essere l’unico torneo del Grande Slam che il serbo sarà costretto a saltare per essersi rifiutato di vaccinarsi: anche il Roland Garros – infatti – prevede l’obbligo di immunizzazione, e la ministra francese con delega allo Sport Roxana Maracineanu ha precisato che qualsiasi atleta, anche professionista, che arriva per una competizione in Francia deve essere vaccinato per entrare in un palazzetto. “Il pass vaccinale è stato adottato – ha dichiarato la ministra – e non appena la legge sarà promulgata, diventerà obbligatorio per l’ingresso negli edifici pubblici già soggetti al pass sanitario, per tutti gli spettatori, praticanti, professionisti francesi o stranieri”. Questo varrà anche per gli altri grandi eventi internazionali previsti a breve nel Paese, come le partite di Champions League o il Sei Nazioni di rugby, oltre che per il Roland Garros previsto dal 16 maggio.

Dopo gli Australian Open Djokovic rischia di saltare anche il Roland Garros se non si vaccina

“Grazie al movimento sportivo per il lavoro di convinzione con gli ultimi e rari non vaccinati. Lavoreremo insieme per preservare le competizioni e per essere gli ambasciatori di queste misure a livello internazionale”, la posizione che chiarisce come nuovi “casi Djokovic” non siano più possibili: un comunicato del ministero dello Sport afferma che entro maggio “la situazione potrebbe cambiare” ma – come si legge su L’Equipe –  al momento tutto è bloccato e “non ci sono deroghe”. Anche Christophe Castaner, presidente del gruppo LaREM all’Assemblea nazionale è stato perentorio sull’argomento: “La regola vale per tutti,  per i grandi sportivi, per gli artisti, per le personalità, non si deroga alla regola. Lui (Djokovic, ndr) non ha vocazione a giocare se non rispetta una regola che si applicherà a spettatori, raccattapalle, professionisti che gestiranno un negozio Roland-Garros”.

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