Affinità e differenze tra la Giunta Raggi e quella di Sala

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-06-27

Il PD sceglie una manager Microsoft per la giunta a Milano. Il M5S si affida a una manager da sempre attiva nell’open source nella Pubblica Amministrazione per raggiungere lo stesso obiettivo a Roma

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Oggi Giuseppe Sala ha presentato la sua Giunta per Milano e fra i nomi scelti dall’ex manager di Expo spicca quello di Roberta Cocco, manager Microsoft. Nella giunta la Cocco avrà l’assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici “per migliorare il dialogo con i cittadini”. Per una curiosa coincidenza proprio ieri si è saputo che anche la Giunta Raggi avrà un assessorato “alla Roma Semplice”, con l’obiettivo trasformare la Capitale in una città «digitalizzata e informatizzata, nella quale i cittadini possano partecipare attivamente alle scelte politiche»: l’assessora, con ogni probabilità sarà Flavia Marzano.

Affinità e differenze tra la Giunta Raggi e quella di Sala

Roberta Cocco ha 49 anni e tre figli di 13, 11 e 9 anni. Lavora da sempre in Microsoft, prima nel marketing poi nella Corporate Social Responsability, infine come direttore Sviluppo Piani Nazionali per tutta l’area Western Europe. Laureata in lingue a Milano e con un Master in Comunicazione e Relazioni Pubbliche presso ISFOR, è entrata in Microsoft nel 1991; nel 2004 ha creato e seguito futuro@lfemminile, il progetto di responsabilità sociale di Microsoft per esaltare il potenziale delle donne attraverso l’uso della tecnologia. Nel 2010 ha ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il titolo di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana. In un’intervista a Vanity Fair qualche tempo fa parlava di Nuvola Rosa, progetto che promuoveva la digitalizzazione delle giovani:

Che cosa fa dott.sa Cocco un direttore con il suo ruolo?
«Lavoro con i Governi, i Comuni e le pubbliche amministrazioni, in genere, per capire come Microsoft li può aiutare ad affrontare le sfide tecnologiche».
Che non riguardano solo le donne.
«Assolutamente no. Anche se i miei progetti piu’ forti in Italia sono appunto la Nuvola Rosa e, ancora prima, Futuro @l Femminile, che ora esporto in tutta Europa, per me le donne non sono panda da proteggere. Ma sa perché c’entrano con le sfide tecnologiche? Perché spesso sono piu brave degli uomini a usare il digitale ma poi non sanno trasferire il loro know how anche alla sfera professionale. Secondo un rapporto dell’Unione europea, entro il 2020 ci saranno 900 mila posti di lavoro in Europa non occupati proprio a causa delle mancanza di competenze digitali. Il mio obiettivo è aiutare anche loro ad avere la giusta preparazione per prendersi quei posti».
E la Nuvola Rosa è arrivata alla sua terza edizione?
«Sì, la prima è nata a Firenze nel 2013 e l’ha tenuta a battesimo Matteo Renzi quando era ancora Sindaco della città (direi che ci siamo portati fortuna a vicenda)».

roberta cocco assessora milano
In questo colloquio con Famiglia Cristiana invece ha parlato del rapporto tra tecnologia e “mestiere” di mamma:

Il fatto che l’azienda di Roberta Cocco si chiami Microsoft non è stato secondario: per l’elasticità nel valutare il lavoro dai risultati e non dalle ore trascorse in ufficio, per una serie di benefit ai dipendenti (tutti i dipendenti) che migliorano la conciliazione tra vita professionale e vita familiare, e perché – essendo protagonista della rivoluzione tecnologica – ha inserito in fretta gli strumenti tecnologici tra i benefit di cui si è appena detto.
Conferma Roberta Cocco: “Un grande aiuto mi viene dalla tecnologia, che mi permette di gestire i tempi della vita professionale conciliandoli con le necessità di quella personale. Tablet e smartphone mi consentono di essere connessa anche se devo seguire impegni familiari; così evito di perdermi momenti importanti della mia famiglia. Ci sono comunque anche situazioni in cui lavoro e famiglia hanno spazi ben distinti e mi assorbono in modo esclusivo. E’ giusto così, ma bisogna essere precisi nel definire i confini di questi momenti”.

Flavia Marzano e Roberta Cocco

Flavia Marzano invece è presidente dell’Associazione Stati Generali dell’Innovazione e docente alla Sapienza e alla Link Campus University; laureata in scienze dell’informazione all’Università di Pisa, è consulente per l’innovazione della Pubblica Amministrazione e le imprese per l’innovazione e lo sviluppo della Società dell’Informazione e della Conoscenza, l’adozione di software libero e la partecipazione, Open data, Open Government; da oltre 20 anni, “è operativa nel management in settori di punta con obiettivo primario quello di rispondere alla necessità di pianificazione strategica dell’innovazione della Pubblica Amministrazione e delle Imprese nell’era del web 2.0”.  La sua mission sarà avere un Campidoglio ‘smart’, trasformando la Capitale in una città “digitalizzata e informatizzata, nella quale i cittadini possano partecipare attivamente alle scelte politiche”. Qui c’è una sua intervista al Forum PA:

Due donne nello stesso ruolo con una formazione molto diversa. Il tempo ci dirà chi ha avuto ragione.

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