Attualità
Denise Barcellona: la dirigente di Fratelli d'Italia che fa il gesto dell'ombrello ad Anna Frank
neXtQuotidiano 26/07/2016
«Anna Frank è un personaggio inventato. Non è mai esistita. Basta guardare la casa di Amsterdam. Solo un cretino può non accorgersi che è tutto inventato. È un mio convincimento che rivendico»
Denise Barcellona è la coordinatrice di Fratelli d’Italia a Nichelino. Ma oltre a essere impegnata in politica è anche un’intellettuale di finissimo valore: la Stampa di Torino pubblica oggi una sua fotografia in cui è ritratta ad Amsterdam mentre fa il gesto dell’ombrello alla statua di Anna Frank:
Fino a quando una signora torinese, spulciando tra i post meno recenti ne ha notato uno, datato 27 gennaio 2016, che ritrae la signora Barcellona ad Amsterdam, di fronte alla casa museo che ospitò Anna Frank prima che la piccola venisse deportata nel campo di sterminio di Bergen-Belsen dove troverà una morte atroce. Si trova al 263 di Prinsengracht nel quartiere di Jordaan. Denise Barcellona si fa ritrarre – e pubblica poi su Fb – mentre fa il gesto dell’ombrello alla statua della giovane simbolo delle vittime dell’Olocausto. Commenta accanto: «Direttamente da casa tua. Bugiarda».
C’è anche una seconda foto dove questo aggettivo viene scritto dalla leader di Fd’I sul libro che registra i passaggi di coloro che visitano il museo. La lettrice de La Stampa scrive: «Ormai è una triste abitudine vedere in rete negata o oltraggiata la memoria delle milioni di vittime della Shoa. Ma mai mi era capitato di vedere un’esponente di un partito politico rivendicare sui social network un’offesa alla figura di Anna Frank. Possibile che nessuno si indigni per questo scempio?». La lettera è firmata.
La signora, che nel frattempo ha prudentemente oscurato le altre fotografie sul suo profilo su Facebook, ha anche detto al quotidiano che Anna Frank è un personaggio inventato, non è mai esistita.
Denise Barcellona al telefono abbozza un tentativo di difesa di questo tenore: «Anna Frank è un personaggio inventato. Non è mai esistita». Domanda: su quali fonti storiche dice questo? Replica: «Basta guardare la casa di Amsterdam. Solo un cretino può non accorgersi che è tutto inventato. È un mio convincimento che rivendico». Seconda domanda: non le sembra di offendere la sensibilità di tutte le vittime della Shoah? Seconda replica: «Su questo le fonti storiche non sono concordanti». Sta dicendo che non sono esistiti i campi di sterminio? «Sì, ma bisogna vedere che utilizzo ne è stato fatto. La storia la scrive chi la vince. E spesso strumentalizza». Si sente di chiedere scusa? «No. Per me era una cosa simpatica, in un momento privato lontano dalla politica». Il 27 gennaio era il giorno della memoria delle vittime dell’Olocausto.