La dedica di Monica Contrafatto all’Afghanistan, dove da militare ha perso una gamba

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-04

Nel 2012 da Caporale maggiore in missione in Afghanistan Monica Contrafatto perse una gamba in seguito alle ferite causate dall’esplosione di una bomba. Oggi ha vinto il bronzo nei 100 metri alle Paralimpiadi e ha dedicato la medaglia al Paese caduto sotto il controllo dei talebani

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“Io voglio dedicare la mia medaglia a quel Paese che mi ha tolto qualcosa ma in realtà mi ha dato tanto, l’Afghanistan”. Monica Graziana Contrafatto si è appena messa al collo la medaglia di bronzo nei 100 metri piani al termine di una gara che ci ha regalato un podio tutto italiano e a Rai Sport il suo primo pensiero va a quel Paese nel quale ha perso una gamba ma che da circa un mese ha perso anche la libertà e lo stato di diritto.

Nel 2012 era un caporal maggiore dei bersaglieri in missione in Afghanistan. Durante un attacco alla base italiana il 24 marzo di quell’anno venne colpita a una gamba dalle schegge di una bomba che le provocarono danni anche all’arteria femorale, all’intestino e a una mano. Ferite che le costarono poi l’amputazione della gamba destra, oltre a un intervento di ricostruzione dell’intestino e di una mano. Momenti difficili che Contrafatto ha superato sviluppando una passione per la corsa, restando folgorata da Martina Caironi, che pochi mesi dopo a Londra corse i 100 metri alla Paralimpiade. Caironi ha conquistato oggi la medaglia d’argento, mentre a completare il podio formato soltanto da velociste azzurre è stata Ambra Sabatini, 19enne di Livorno.

Contrafatto è stata la prima donna soldato italiana a ricevere la medaglia al Valore dell’Esercito, e vanta un palmares notevole. Specializzata nei 100 metri, la siciliana ha concluso al secondo posto i Campionati mondiali 2017 e 2019 nonché i Campionati Europei 2018 e al terzo posto i Giochi Paralimpici e i Campionati Europei 2016. Nelle batterie dei 100 metri T63 (quella degli atleti che competono con protesi a un arto) ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, la sprinter toscana ha fatto segnare il record del mondo con 14”39, subito superato da Martina Caironi che in qualifica ha fatto ancora meglio della compagna, correndo in 14”37.

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