E venne il giorno in cui Vincenzo De Luca tese la mano al MoVimento 5 Stelle

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-08

Dopo anni di colpi sotto la cintola (dati e presi) il Presidente della Campania fa una mezza apertura nei confronti dei pentastellati

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Si rivolge ai “nomi forti”, ma anche a quegli elettori del M5S delusi e che hanno perso i loro riferimenti politici. Vincenzo De Luca, dopo anni passati in trincea per combattere politicamente il MoVimento 5 Stelle, tende per la prima volta la mano e apre a una fase di riflessione in vista da una futura, stabile e concreta alleanza tra il PD e il partito di Giuseppe Conte. Il Presidente della Regione Campania, inoltre, rende l’onore delle armi anche a Virginia Raggi, nonostante consideri “l’esperienza amministrativa di Roma un disastro di proporzioni bibliche”.

De Luca apre all’alleanza strategia tra PD e MoVimento 5 Stelle

Nel corso della sua consueta diretta Facebook, trasmessa sui suoi canali social ogni venerdì pomeriggio, il Presidente campano ha fatto un punto dopo le elezioni amministrative. Analizzando i vari risultati (in attesa dei ballottaggi, soprattutto a Roma e Torino), De Luca ha detto:

“Sui 5 Stelle dobbiamo fare un discorso di verità. Io credo che dobbiamo avere l’intelligenza di parlare con tutto quel mondo che negli anni scorsi si è rivolto ai 5 Stelle nella speranza di rinnovare l’Italia. Quella speranza dobbiamo riaccenderla e io credo che siano maturi i tempi per avviare un ragionamento su una grande forza riformista unitaria, partendo ovviamente da un’operazione verità che deve riguardare i 5 Stelle ma anche il Pd”.

Discorsi futuri e futuribili, con apprezzamenti che partono dal presente. Perché Vincenzo De Luca non si è limitato a una mera analisi dei rapporti tra i due partiti, ma si auspica una costante alleanza futura. E lo fa citando nomi e cognomi di quegli esponenti con cui, di recente, ha solidificato un rapporto di stima.

“Con alcuni esponenti 5 Stelle ho rapporti di cordialità e di amicizia, con Roberto Fico che considero un interlocutore serio e credibile, oltre che una persona di grande garbo e di grande qualità umana. Di Maio è venuto anch’egli a festeggiare, e io ho apprezzato rispetto a Di Maio la posizione che ha assunto in relazione ai temi della giustizia. Ha avuto l’onestà intellettuale di chiedere scusa al sindaco di Lodi, massacrato dai 5 Stelle qualche anno fa, rivelatosi innocente dopo aver patito il carcere. Bene, è stato un atto di onestà intellettuale e di coraggio da parte di Di Maio che merita un apprezzamento”.

Su Roma e Virginia Raggi

E negli apprezzamenti (seppur edulcorati da un’amara constatazione), rientra anche Virginia Raggi che non è stata rieletta alla guida della capitale:

“Considero l’esperienza amministrativa di Roma un disastro di proporzioni bibliche. La capitale d’Italia è stata messa in ginocchio in questi anni, è qualcosa di sconvolgente. Credo che sia stato il più grande disastro amministrativo d’Italia insieme con quello prodotto dall’amministrazione comunale di Napoli in questi 10 anni. Ma sento di dover rendere l’onore delle armi a Virginia Raggi”.

Oggi, venerdì 10 ottobre, sembra essere una data da segnare in rosso sul calendario: il giorno in cui Vincenzo De Luca ebbe una parola buona per tutti. Anzi, quasi tutti. Perché la stoccata non poteva mancare e il mirino del suo “lanciafiamme” è a destra:

“Milano è stata una delle realtà che ci hanno prodotto più entusiasmo, grazie soprattutto al candidato della Lega, tale Bernardo. Sarà un’ottima persona, grande rispetto, ma visto così al primo colpo non ci credevo che potesse essere quello il candidato per una città come Milano. Mi pareva una via di mezzo tra un umarell e un martinitt”.

(foto: da Facebook)

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