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Daniele Stecco: l'assessore M5S di Chioggia nella bufera per "abuso di potere"

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-08-24

Forza Italia, Lega Nord e Partito Democratico chiedono le dimissioni dell’assessore sostenendo di aver trovato le prove del suo interessamento nel trasferimento di un ispettore ambientale che aveva scoperto alcune irregolarità nel conferimento della raccolta differenziata dello studio professionale della moglie

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Il sindaco pentastellato di Chioggia Alessandro Ferro ha una nuova grana da risolvere. Qualche mese fa Ferro era finito al centro della polemica politica per una questione di concessioni balneari. Prima il caso della sub-ingresso di Ultima Spiaggia una società di cui è socio accomandante nella gestione di una concessione balnerare e poi quello relativo al sub-ingresso della moglie in un’altra concessione avvenuto senza bando pubblico quando Ferro era già sindaco. Questa volta i guai arrivano per il comportamento di un componente della giunta M5S di Chioggia, l’assessore al Bilancio, Finanze, Tributi, Partecipate, Politiche Comunitarie, Trasporti Daniele Stecco.

Il caso dell’ispettore ambientale demansionato

Il caso è emerso in seguito alle rivelazioni del sito di news Chioggia Azzurra che il 10 luglio aveva dato la notizia del demansionamento di un dipendente della società partecipata di raccolta dei rifiuti Veritas. La vicenda risale all’aprile scorso e il protagonista è un ispettore ambientale che sarebbe stato trasferito ad altro incarico in seguito alle pressioni dell’assessore Stecco. A scatenare il presunto interessamento di Stecco il fatto di aver “sorpreso” tre ispettori ambientali che avevano rinvenuto per terra dei rifiuti, probabilmente cartacei “riconducibili a Stecco e alla moglie, titolare di uno studio professionale”. A quanto pare l’assessore avrebbe riferito l’accaduto alla Veritas anche se da parte sua ha negato ogni addebito e qualsivoglia forma di interessamento. Anzi, per Stecco si tratta di una notizia destituita di qualsivoglia fondamento. Questo nonostante le contestazioni dell’ispettore ambientale demansionato e trasferito al centralino.

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L’assessore Daniele Stecco

Insomma, da una parte c’è chi dice che Stecco non ha gradito il fatto di essere stato sorpreso a non fare correttamente la differenziata dall’altra invece l’assessore nega nel modo più categorico che l’episodio si sia verificato. A complicare le cose ci si sono messi alcuni consiglieri d’opposizione – Beniamino Boscolo (FI), Jonathan Montanariello (PD) e Marco Dolfin (Lega Nord) – dal momento che il caso era arrivato fino in consiglio comunale. In seguito ad una accesso agli atti i tre consiglieri di minoranza sostengono di essere in possesso delle prove che Stecco ha mentito. L’assessore ha negato di aver sbagliato a conferire il materiale nel contenitore della carta mentre Veritas avrebbe fornito documentazione fotografica che lo smentirebbe. Risulta inoltre dagli atti che Stecco ha chiesto e ottenuto un incontro con l’ufficio legale di Veritas il giorno stesso in cui ha incontrato – casualmente – l’ispettore ambientale. Stecco sostiene di aver semplicemente segnalato la cosa a Veritas senza pretendere alcuna azione disciplinare da parte dell’azienda. Secondo i tre consiglieri d’opposizione ce n’è abbastanza per chiedere le dimissioni dell’assessore o la revoca del suo incarico perché – spiegano – è inaccettabile che un assessore tenti di “scampare” una multa.
 
Foto copertina via Chioggia News 24

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