Daniele Luttazzi contro Freccero sovranista

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-11

Daniele Luttazzi è stato fregato da Carlo Freccero, che prima ha annunciato il suo programma e poi lo ha lasciato in mezzo al guado. Oggi il comico scrive al Fatto per spiegare come è andata la trattativa con la Rai

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Daniele Luttazzi è stato fregato da Carlo Freccero, che prima ha annunciato il suo programma e poi lo ha lasciato in mezzo al guado. Oggi il comico scrive al Fatto per spiegare come è andata la trattativa con la Rai, partendo dalle curiose fughe di notizie sui suoi incontri:

Poiché controllare la satira è una forma di censura, propongo una soluzione che salvaguardi il diritto Rai di decidere cosa trasmettere, e il mio diritto costituzionale di fare la satira che voglio: consegnerò la registrazione della puntata il giorno prima della messa in onda, Freccero potrà decidere quali parti tagliare, e al loro posto metterò un riquadro nero con la scritta “materiale satirico giudicato non idoneo alla messa in onda”. Freccero guarda i suoi e sorride: l’ostacolo è rimosso. […] L’incontro finisce. […] Non faccio in tempo ad arrivare a casa, che l’agenzia Agi dà la notizia dell’incontro, con un’intervista

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E poi ci spiega la chiusura della trattativa:

1) “Il poco tempo a disposizione, in 4-5 mesi non si possono fare miracoli”(Miracoli? A maggio già si poteva concludere l’accordo, se davvero avessero voluto);
2) “La richiesta economica eleva ta” (Lo ripeto per i finti tonti: NON C’È STATA ALCUNA TRATTATIVA ECONOMICA CON LA RAI);
3) ”La satira di Luttazzi si basa su potere e sesso, che mi stanno bene,e sulla religione: in questa epoca pre-moderna ho ritenuto che quest’ultimo fosse un tema troppo difficile da affrontare” (Oooh, ecco il vero motivo; e in ogni epoca, anche premoderna, questa si chiama censura).

[…] In una intervista di qualche settimana fa, Freccero si è divertito a spiegare che, a differenza di Debord, lui usa il situazionismo in favore dello spettacolo, non contro di esso. S’è fatto reazionario. Si professa addirittura sovranista (cioè fascista 2.0, come la Le Pen). Non mi resta che affidare all’icasticità di un gesto l’espres sione del mio giudizio in merito. Complimenti a tutti (Non lo dico io, lo dice l’ufficio preposto).

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