Dal governo alla svolta europeista della Lega: com’è andato il primo confronto tra Letta e Salvini | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-30

Ieri sera, alla presentazione del Rapporto annuale Ispi 2021, è andato in scena il primo vero confronto tra il neo Segretario dem e il leader della Lega. E non sono mancate le scintille

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Ieri sera è andato in scena il primo vero confronto politico tra il neo segretario del Pd, Enrico Letta, e il leader della Lega Matteo Salvini. L’occasione è stata la presentazione del Rapporto annuale Ispi 2021, dal titolo “Il mondo al tempo del Covid: l’ora dell’Europa?”, che è stata l’occasione per un botta e risposta su tutti i temi più caldi dell’agenda politica, con la presenza anche di Emma Bonino come terza incomoda tra i due duellanti più attesi. A moderare il direttore de “la Repubblica” Maurizio Molinari, che ha incalzato Letta e Salvini, riuscendo anche a creare alcuni momenti, se non di tensione, di grande interesse. Primo tra tutti: l’Europa, la pietra angolare attorno cui è ruotato l’intero dibattito, mettendo a nudo due “europeismi” molto diversi l’uno dall’altro.

Letta a Salvini, ‘sarei contento se Lega si avvicinasse a Ppe’

Ad accendere la miccia del confronto, a dire la verità, ci aveva pensato lo stesso Letta, lanciando la sfida a Salvini:

“L’evoluzione dei 5 stelle “sta portando gli eurodeputati” su posizioni europeiste e se quella della Lega portasse il partito di Matteo Salvini ” ad avvicinarsi al Ppe, io sarei contento. Non entro nel merito della conversione a U” della Lega verso l’europeismo con il sostegno al governo Draghi, ma se accadesse questo avvicinamento per “l’Italia sarebbe una notizia positiva”. Secca la replica del leader della Lega: “Cerco di essere costruttivo, far parte di un governo così ampio obbliga a trovare punti di contatto… Ma se la speranza del mondo è che la Lega entri nel Ppe non facciamo un buon servizio. Nessuno può dare patenti di europeismo. L’Europa si fonda su diritti e libertà, non c’è il contesto dei buoni e l’angoletto dei cattivi”.

Ue: Letta, ‘anche io sovranista, ma sovranista europeo’

“Mi dichiaro anche io sovranista, ma sovranista europeo” ha dichiarato L’unico modo per noi per giocarsela con le superpotenze” ha aggiunto Letta, mentre Salvini respingeva con forza qualunque forma di etichetta, preferendo, come di consueto, “la sostanza”. E la sostanza, in questo caso, sono i soldi provenienti dal “Next Generation”, su cui solo pochi giorni fa Lega e Fratelli d’Italia si sono schierati contro in Europa, votando contro una risoluzione che mirava a finanziare il piano attraverso le sole risorse dell’Unione, senza cioè gravare sui conti dei Paesi membri. Di parere opposto Enrico Letta: “Noi dobbiamo raggiungere in questa fase, oltre al rendere permanente il Next Generation Ue e la riforma del patto di stabilità, anche un’armonizzazione fiscale a livello europeo, ora possibile visto che i britannici sono usciti” ha detto il Segretario dem. “Un altro obiettivo è la questione del debito” e far sì “che a livello europeo si apra dossier su come gestire il debito Covid. Ed infine noi dobbiamo riuscire a superare i veti nazionali su alcune grandi questioni” , veti che “quando vengono messi sono sempre contro di noi” come fatto da Ungheria e Polonia sul Next Generation”. Ma su questo punto Salvini proprio non ci sente: “L’Unione è nata su basi fallaci, se vogliamo far finta di niente e dire che la speranza del mondo è che la Lega entri nel Partito popolare europeo, non fa un buon servizio, se si devono dare patenti di democrazia all’elettorato americano, al premier ungherese, al premier polacco, allora questo è molto problematico”, ha concluso.

Governo: Letta, ‘evoluzione europeista Lega? Prendo il positivo’

Altro tema caldo la presunta svolta “europeista” della Lega, su cui Letta si è espresso in modo interessante. “Io sono tra quelli che sono contenti dell’evoluzione della Lega e prima dei 5 Stelle sulla vicenda europea. Oggi sostengono il governo Draghi, probabilmente il più europeista di sempre e questo governo così europeista può ottenere risultati importanti grazie al sostegno di Lega e M5S ed è per questo che non apro polemiche su questi temi. Noi siamo europeisti coerenti” ma “io non mi metto a sindacare sul cambiamento della Lega, avvenuto in così poco tempo. Se Salvini dice sì all’Europa della salute e al superamento dei veti in politica estera, io prendo il positivo di questo cambiamento senza stare a sindacare” sul fatto che sia avvenuto così “celermente e su altre cose”.

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