Dad dopo il COVID? Cosa ha detto davvero il ministro Bianchi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-04

Oggi il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha rilasciato un’intervista a La Stampa che è stata titolata “Dad: anche dopo il COVID”. L’affermazione ha suscitato polemiche. Ma cosa ha detto davvero Bianchi?

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Oggi il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha rilasciato un’intervista a La Stampa che è stata titolata “Dad: anche dopo il COVID”. L’affermazione ha suscitato polemiche. Ma cosa ha detto davvero Bianchi?

Dad dopo il COVID? Cosa ha detto davvero il ministro Bianchi

Dopo l’intervista a Bianchi il leader di Azione Carlo Calenda ha attaccato il ministro dell’Istruzione su Twitter:

Ma il titolo della Stampa, forse troppo sintetico non ha lasciato spazio all’intero concetto che il ministro ha illustrato nella sua risposta:

Gli studenti non ne possono più della Dad.
«Stiamo lavorando al suo miglioramento, con un gruppo composto da persone sia interne al ministero che provenienti dai territori, dirigenti scolastici, docenti, maestri di strada. Abbiamo già raccolto quasi 200 esperienze su come si è evoluta la didattica a distanza: le diffonderemo. Faremo formazione mirata per i nostri docenti sulle nuove forme di didattica. Investiremo risorse per affrontare questa fase. Attiveremo la rete del volontariato a supporto della scuola, favoriremo i patti di comunità con il territorio, guardando anche oltre l’emergenza, considerando la dad non come ripiego ma come integrazione e arricchimento per costruire una scuola nuova».

Dad dopo il COVID sì dunque, ma non in forma esclusiva ma come integrazione delle lezioni in presenza. Un discorso completamente differente. Non a caso il ministro parla di “arricchimento”, immaginando la didattica a distanza come uno strumento ulteriore a disposizione di insegnanti e studenti. Bianchi ha poi diffuso una nota per precisare ulteriormente: A scuola “si tornerà in presenza” anche in relazione a titoli di stampa odierni. “In questi lunghi mesi le nostre scuole, i nostri insegnanti, le nostre studentesse e i nostri studenti hanno lavorato moltissimo. Faremo tesoro insieme dell’esperienza maturata durante il periodo della didattica a distanza, – ha aggiunto Bianchi – in particolare con riferimento ad un uso consapevole delle nuove tecnologie. Con il chiaro obiettivo del ritorno in presenza”.

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