La mancanza delle immagini sul crollo del Ponte Morandi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-17

Il procuratore di Genova: “Ci sono stati dei problemi nelle videoregistrazioni della società Autostrade”

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“Ci sono stati dei problemi nelle videoregistrazioni della società Autostrade. Non posso dire che ci siano materiali di grande rilevanza o utilità. Il maltempo incideva sulla cattiva qualità delle immagini. La mancanza delle immagini vera e propria o l’interruzione delle immagini è dovuta, a quanto è dato di capire, a sconnessioni sulla rete dovuta al fenomeno sismico, al crollo insomma. In poche parole, un black out”: a dirlo è il procuratore di Genova Francesco Cozzi al microfono del Gr1 Rai sulle registrazioni delle telecamere della società autostrade posizionate sul ponte Morandi.

La mancanza delle videoregistrazioni sul crollo del Ponte Morandi

È stato intanto disposto dalla Procura di Genova, che indaga sul disastro di Ponte Morandi, il sequestro della parte superiore del viadotto, la parte restante che ha resistito al crollo di tre giorni fa. Nella parte sottostante, tra il letto del torrente e la viabilità che corre lungo l’argine, è stata invece individuata un’area dal comune da destinare allo spostamento e allo stoccaggio temporaneo del cumulo di macerie, all’interno dell’area Amiu di Campi. La Procura genovese ha inoltre nominato oggi i consulenti tecnici che monitoreranno il trasferimento dei residui della campata centrale del ponte: sono gli ingegneri Renato Buratti, di Genova, e Pier Giorgio Malerba, da Milano. Le macerie saranno sequestrate dopo lo stoccaggio. Sempre i consulenti della Procura, che per la loro relazione hanno chiesto 60 giorni, già nelle prossime ore incontreranno i tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Genova.

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La ricostruzione del crollo di Genova (La Repubblica, 15 agosto 2018)

Al momento nell’ambito dell’inchiesta sulle cause del crollo non figurano iscrizioni di indagati e il fascicolo resta a carico di ignoti. A guidare le indagini il procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio insieme ai pm genovesi, Walter Cotugno e Massimo Terrile, mentre gli approfondimenti sono svolti dalla Squadra Mobile di Genova, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Stradale. Ancora incerti i tempi sul termine delle operazioni dei vigili del fuoco. La rottura di uno strallo “è un’ipotesi di lavoro seria”, ha detto intanto Antonio Brencich, docente dell’università di Genova e membro della commissione dei Trasporti e delle Infrastrutture che deve accertare le cause del crollo.

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