Il crollo degli sbarchi tra luglio e agosto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-08-10

Nella prima decade di agosto siamo a -76%. Il dato del 2017 scende a meno 3,4%. Ma l’anno scorso la maggior parte degli arrivi si concentrò a fine mese

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Nonostante le urla all’invasione, i migranti sbarcati ad oggi in Italia sono meno di quelli di un anno fa. Questo perché a luglio, quando il codice per le ONG non era ancora stato promulgato da Minniti, si sono registrati la metà degli sbarchi rispetto all’anno scorso. Non solo: anche ad agosto la (contro)tendenza prosegue nella prima decade (-76%). Dati che, spalmati sui primi sei mesi dell’anno, segnalano un meno 3,4%. Dino Martirano sul Corriere della Sera ricorda però che presto potrebbe scatenarsi l’inferno come è successo negli ultimi giorni del mese nel 2016. Un’unica ondata notturna con 20-25 megagommoni, messi in mare dai mercanti di esseri umani sulle spiagge ad ovest di Tripoli, capaci di trasportare in sole due ore ai limiti delle 12 miglia libiche 3.000-4.000 immigrati.

crollo degli sbarchi
Il totale degli sbarchi tra 2016 e 2017 (Corriere della Sera, 10 agosto 2017)

Infatti il grafico degli arrivi giornalieri — che evidenzia le ondate di 20-25 gommoni pervolta messi in mare in una sola notte — sta a testimoniare come le organizzazioni criminali si siano adattate rapidamente al nuovo dispositivo navale di Ricerca e soccorso che si è spostato più a Sud: tanti piccoli battelli capaci di raggiungere le navi delle Ong, e non solo, in una manciata di ore e non più il lungo viaggio pieno di insidie fino a Lampedusa a bordo di vecchi motopesca fatiscenti.

Fino alla metà di luglio, il dato degli sbarchi era in crescita e questo faceva prevedere che a fine anno sarebbero arrivati in oltre duecentomila.

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