Il tatuaggio neofascista del nuovo segretario della Lega a Bologna

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-10-05

Cristiano Di Martino è stato nominato 3 giorni fa alla guida del Carroccio nella città felsinea. E dice di non essere a conoscenza del significato di quel simbolo che porta sul braccio

article-post

Un tatuaggio posto sul suo avambraccio, con un simbolo tipico di formazioni di stampo neofascista. Ma tutto a sua insaputa. Tre giorni fa, la Lega ha scelto e nominato il suo nuovo segretario a Bologna. La scelta del Carroccio è ricaduta sulla figura di Cristiano Di Martino, volto storico del partito a livello locale. Ovviamente tutto ciò ha catalizzato l’attenzione sulla sua figura, con la lente di ingrandimento finita sul suo braccio e su quel simbolo runico utilizzato dalle SS tedesche (e ora vietato in Germania). Ma lui dice di aver fatto quel tattoo quando era molto giovane, perché appassionato di Thor.

Cristiano Di Martino, il segretario Lega Bologna con il tatuaggio neofascista

Un simbolo che proviene dal periodo più buio della storia della storia. Portato come vessillo dalle SS tedesche protagoniste di rastrellamenti e barbare uccisioni. Quel pugno con un martello arrivato poi in Italia e fatto loro da chi aveva scelto di aderire a Terza Posizione, il movimento neofascista fondato nel 1978 Giuseppe Dimitri, Roberto Fiore e Gabriele Adinolfi e di cui faceva parte anche Luigi Ciavardini, condannato per la strage di Bologna. Ma Cristiano Di Martino sostiene di non conoscere il significato di quel simbolo runico:

“Quando ho fatto quel tatuaggio, a 16 anni, neanche sapevo cos’era Terza Posizione. Sono sempre stato appassionato di fumetti, mi piace Thor. Ci sono in giro segretari con la croce celtica e io devo essere messo in croce per un tatuaggio dell’86? A volte in gioventù si fanno cose che magari nel corso degli anni si potevano fare in maniera diversa, ma non ho mai avuto nulla a che spartire con certi mondi”.

Dunque, ha deciso di marchiare la propria pelle con un simbolo runico di ispirazione nazista e poi ripreso da un movimento neofascista italiano. Ma lui pensava fosse il fumetto di Thor.

Potrebbe interessarti anche