Crisanti all’attacco del generale Figliuolo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-04

Andrea Crisanti  all’attacco del nuovo commissario per l’emergenza COVID Paolo Figliuolo: secondo il microbiologo  per la distribuzione dei vaccini sarebbe stato meglio scegliere qualcuno che lavora ad Amazon. Il piano del generale per i vaccini

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Andrea Crisanti all’attacco del nuovo commissario per l’emergenza COVID Paolo Figliuolo: secondo il microbiologo  per la distribuzione dei vaccini sarebbe stato meglio scegliere qualcuno che lavora ad Amazon

Crisanti all’attacco del generale Figliuolo

Intervenendo a ”ilcafFLEdelmercoledì”, rubrica settimanale della Fondazione Luigi Einaudi, Crisanti ha detto: “Due mesi fa avevo detto che il Governo” per la distribuzione dei vaccini anti-Covid “doveva consultare quelli di Amazon. Non lo avevo detto a caso, Amazon è un gigante nella logistica. Con tutto il rispetto, il nostro generale del Genio, in confronto agli ingegneri di Amazon, è un apprendista” per poi aggiungere: Amazon “è in grado di movimentare miliardi di pacchi al giorno e distribuirli capillarmente su tutto il territorio – ha argomentato il microbiologo – Il fatto che Figliuolo sia un Generale ha un grosso impatto mediatico e di comunicazione, ma vi assicuro che per distribuire i vaccini probabilmente ci volevano esperti in ingegneria e informatica che stanno in Amazon non nell’Esercito. Se avessero preso lo chief executive officer di Amazon sarei stato più tranquillo”. Qual è il piano del neo commissario? Lo racconta Tommaso Ciriaco su Repubblica:

Il senso dell’operazione è chiaro: creare una sorta di “forza di intervento rapida” dello Stato che colmi eventuali ritardi o mancanze strutturali delle Regioni sul fronte delle vaccinazioni. Di fatto, delle “cellule” costituite dalle Forze armate e, se necessario, dalla Protezione civile. Pronte a essere mobilitate da Figliuolo, con l’eventuale sostegno di Curcio. Con molteplici obiettivi. Il primo è quello di trasportare ancora più velocemente le dosi. Il secondo è aumentare il numero dei vaccinatori, anche sfruttando i medici dell’esercito. Il terzo è predisporre una logistica adeguata a una campagna vaccinale di massa. Una centralizzazione dell’emergenza, insomma. Che dovrebbe essere recepita da una sorta di protocollo che sarà concordato con i governatori.

Chissà se piacerà anche a Crisanti

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