Il boom delle creme sbiancanti e i rischi per la salute

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-09

L’idrochinone, che prima era usato in dermatologia, è entrato in una classe di sospetta cancerogenicità e quindi è stato vietato in Ue già da oltre 10 anni ma viene usato in tutto il resto del mondo con percentuali massime del 4%

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La Stampa racconta oggi un episodio che riguarda un 40enne nigeriano: in arrivo dal suo Paese d’origine via Istanbul, è stato fermato al “Sandro Pertini” con una settantina di creme sbiancanti illegali nella valigia. I cosmetici, per lo più provenienti dalla Cina, contenevano sostanze potenzialmente cancerogene per la pelle come l’idrochinone e il clobetasolo proprionato (un corticosteroide usato per disturbi dermatologici come la psoriasi).

La Guardia di Finanza ipotizza che ci sia un traffico illegale esteso di queste creme usate impropriamente per “sbiancare” e c’è un’indagine ancora aperta. I campioni sequestrati sono stati consegnati ai laboratori di analisi dell’Università di Torino per accertare le percentuali di sostanze pericolose. Un dato positivo è che, tra le cose sequestrate, non ci sono prodotti contenenti mercurio, diffusi invece negli anni scorsi e dagli effetti ancora più gravi. In un altro bazar la titolare racconta che due anni fa i vigili l’hanno multata e sequestrato tutti i prodotti. Alcuni sui connazionali hanno smesso di venderli per non correre rischi. «Ora gli affari più grossi con questo business li fanno i cinesi. A Porta Palazzo si trovano facilmente ma se sei italiana non puoi comprare».

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Le creme sbiancanti legali in vendita regolare

«E’ vero che queste sostanze hanno effetto schiarente sulla pelle. L’idrochinone, che prima era usato in dermatologia, è entrato in una classe di sospetta cancerogenicità e quindi è stato vietato in Ue già da oltre 10 anni ma viene usato in tutto il resto del mondo con percentuali massime del 4% – spiega Paolo Broganelli, dermatologo della Città della Salute di Torino -. Se c’è un utilizzo ad alta concentrazione può portare disturbi a livello cutaneo. Il clobetasolo proprionato, invece, è un potente cortisone topico e se si usa per molto tempo più causare atrofia e riduzione delle difese immunitarie cutanee e può essere assorbito dall’organismo con effetti collaterali come aumento della glicemia e della pressione»

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