Il risarcimento segreto all’Isola del Giglio per la Costa Concordia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-02-04

Il comandante De Falco va all’attacco del sindaco perché ha accettato un vincolo di segretezza per il risarcimento che Costa Crociere pagherà alla municipalità per il naufragio della Concordia. Il primo cittadino risponde

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Gregorio De Falco, candidato al Senato con il MoVimento 5 Stelle, attacca oggi sulla sua pagina Facebook il comune dell’isola del Giglio e il sindaco Sergio Ortelli perché ha accettato un vincolo di segretezza per il risarcimento che Costa Crociere pagherà alla municipalità per il naufragio della Concordia. De Falco si dice arrabbiato perché l’accordo è segreto, ovvero non si sa precisamente quanto Costa pagherà al Comune. Ovviamente la clausola l’ha voluta la stessa società forse per evitare di creare precedenti. «Questo accordo è un patto scellerato, contrario ad ogni principio di trasparenza e con profili di legalità da verificare: butta fango su una comunità che con la propria, disinteressata e spontanea umanità, si merita il plauso e l’ammirazione unanime», dice De Falco.
giglio costa crociere de falco

La risposta del sindaco del Giglio arriva su Facebook: Ortelli spiega che la trattativa è durata sei anni e serve a chiudere senza attendere la sentenza definitiva dei tribunali, poi segnala che l’accordo è stato approvato all’unanimità da maggioranza e minoranza. Infine accusa De Falco di strumentalizzare la sua gente:

 

Ricordo al comandante De Falco, per la giusta memoria, che il Sindaco e l’Amministrazione comunale, nell’ambito dello Stato di Emergenza, hanno anticipato somme per vitto e alloggio della Guardia Costiera, come per altri corpi del soccorso, oggi “cittadini onorari dell’isola”, e che ciò ha rappresentato un debito per il comune il cui ristoro è arrivato nell’ambito della conciliazione a cui fa riferimento. Ci siamo assunti una responsabilità che non ci spettava ma le operazioni (come ad esempio trovare i corpi delle sfortunate vittime) sarebbero state possibili solo attraverso l’intervento del comune.

Non sono avvezzo a subire facili strumentalizzazioni sulla testa della mia gente quando l’intero Consiglio Comunale, massimo organo istituzionale dell’isola, ripeto, ha dato prova di intelligenza e di grande coesione territoriale. Perciò, nel suo ambizioso futuro, gli consiglio di riscontrare pedissequamente tutto ciò che gli passerà davanti, senza arrangiare un giudizio sommario soprattutto in questioni che non conosce minimamente.

giglio costa crociere de falco

Costa Crociere ha fatto conoscere nel 2015 gli importi di alcuni risarcimenti nei confronti di familiari delle vittime e a 3586 naufraghi tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Lo ha fatto in occasione di un’udienza a Grosseto: nell’occasione il collegio del tribunale ha respinto dopo una camera di consiglio i documenti contabili presentati in udienza dall’avvocato di Costa Crociere. Il presidente, giudice Giovanni Puliatti, ha evidenziato che si tratta di transazioni avvenute fuori dal processo con la compagnia Costa Crociere volendo distinguere da esse le richieste di risarcimento che in sede penale le parti civili faranno in conclusione di processo. I risarcimenti nei confronti di 24 delle 27 vittime ammontano a 24.508.373 euro, quindi la cifra si può stimare come un milione di euro per ogni vittima. Dei tre mancanti in un caso non si trovano eredi, in un altro caso all’epoca si stava ancora trattando e nel terzo caso i familiari preferiscono fare causa negli Stati Uniti dove risiede la capogruppo Carnival. Sei 1.023 membri dell’equipaggio avevano nel 2015 transato la loro posizione 964 di essi per un totale di 17.421.203 euro, cifra comprensiva dei risarcimenti alle famiglie dei 5 colleghi morti nel naufragio alle quali sono andati complessivamente 6.721.918 euro. Dei 3.206 passeggeri in crociera sulla Costa Concordia il 13 gennaio 2012 sono state transate le posizioni di 2.623, per un importo totale di 66.481.082 euro (compresi i 24 risarcimenti per le vittime).

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