Cosa succede dopo l’approvazione del decreto sulle grandi navi a Venezia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-13

Nonostante l’approvazione del decreto sul divieto di traffico delle grandi navi a Venezia ci vorranno anni per non vederle più nella laguna

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Ieri la Camera ha definitivamente approvato con 370 voti a favore, 16 contrari e 29 astensioni, il decreto che contiene le misure urgenti in materia di trasporti, per la disciplina del traffico crocieristico e del trasporto marittimo e delle merci nella laguna di Venezia. Si tratta del decreto che vieta il traffico delle grandi navi nella Laguna. Ma per vederle sparire ci vorranno anni.

Cosa succede dopo l’approvazione del decreto sulle grandi navi a Venezia

Nel drecreto è previsto che l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale che gestisce anche la laguna di Venezia, entro 60 giorni di tempo dia avvio a «un concorso di idee» in cui verranno propostei attracchi alternativi alle navi da crociera rispetto alla laguna. Ma ci vorranno tempi lunghi, come scrive Repubblica:

C’è molta cautela in città dopo il via libera definitivo della Camera al decreto legge sulle crociere a Venezia: perché se da un lato con la legge si sancisce che le grandi navi dovranno attraccare in un terminal esterno alla laguna, dall’altro la strada per arrivare a questa soluzione sarà lunga, e composta di tappe intermedie. L’Autorità portuale di Venezia entro fine maggio, come stabilito dal Decreto, dovrà bandire un concorso internazionale di idee per l’elaborazione di proposte e progetti di fattibilità tecnica ed economica per il terminal in mare, destinato alle navi da crociera di stazza oltre le 40 mila tonnellate. Alcuni progetti in passato erano già stati presentati, ad esempio il Venis Cruise: quattro attracchi alla bocca di porto del Lido e il parere Via (Valutazione impatto ambientale) già ottenuto, ma senza mai riuscire a convincere Comune e Porto. In ogni caso ci vorranno anni per individuare e poi realizzare il terminal esterno

La stessa obiezione viene posta dalla deputata Spessotto e dal senatore de Falco: “Apprendiamo dagli organi di stampa che con il decreto Legge approvato oggi a Montecitorio che tratta anche e soprattutto del traffico crociere e merci nella Laguna di Venezia, sarebbe stata sancita l’immediata interdizione del traffico crocieristico dal Canale della Giudecca, con il trasferimento delle Navi tra un approdo a Marghera e la Stazione Marittima”.
“Non sappiamo – proseguono – da dove siano state prese queste notizie, visto che il testo del decreto è esattamente quello uscito dal Consiglio dei ministri lo scorso 31 marzo, essendo stata vietata al Parlamento, in sede di conversione, qualsiasi tipo di modifica”. “L’espulsione delle grandi navi dalla Laguna – aggiungono Spessotto e de Falco – sarebbe stata decisa in tempi brevissimi, secondo il Corriere della Sera; nulla di più falso, visto che non solo il concorso di idee così com’è scritto è la cosa più fumosa e indeterminata che il governo si poteva inventare, ma l’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico settentrionale ha già bandito una gara per la progettazione di un approdo nel Canale Nord-Sponda Nord, in area privata e tra le più inquinate di Marghera, che sarà aggiuntivo e non alternativo alla Stazione Marittima”. “Quindi – concludono – è molto probabile che almeno per qualche altro decennio continueremo a veder sfilare quei grattacieli galleggianti cosi pericolosamente vicini a Piazza San Marco, sempre se Venezia e la sua Laguna riusciranno a resistere a questo scempio”

Per questa estate sono previsti tre passaggi a settimana.

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