Formigli spiega perché secondo lui è giusto che Orsini venga ospitato nei talk show in tv

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-26

Il conduttore di PiazzaPulita Corrado Formigli in un’intervista a La Stampa dice la sua sul “caso Orsini”: “Ha tutto il diritto di esprimere le sue opinioni”

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Dopo il polverone sollevatosi intorno alla cancellazione del suo contratto stipulato con la Rai per sei apparizioni retribuite a Cartabianca, Alessandro Orsini è stato invitato a PiazzaPulita su La7 da Corrado Formigli, che più volte lo ha scelto come ospite e nell’ultima puntata ha anche dedicato un editoriale alla sua vicenda. “Non per difendere le sue idee, quello lo fa da solo”, spiega oggi il conduttore in un’intervista a La Stampa. “Io alcune le condivido – aggiunge – mentre altre no. Il punto è che un accademico col suo curriculum, che ha insegnato in università pubbliche e private, ha tutto il diritto di esprimere le sue opinioni”. Formigli afferma di non ritenere che in Italia ci sia una “censura alla russa”, ma che “c’è sicuramente c’è la tentazione di mettere sotto tiro i non allineati, con vari pretesti”.

Formigli spiega perché secondo lui è giusto che Orsini venga ospitato nei talk show in tv

Giudica “ridicolo” quando accaduto al direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS: “Quello che mi ha colpito è stata la gazzarra sul contratto. Perché altri possono essere pagati e Orsini no? Questa differenza mi pare che abbia a che fare con le sue idee. Questo è discriminatorio, è anticostituzionale. Certo, capisco se uno fa apologia di reato o negazionismo sull’Olocausto. Ma in questo caso lui esprime le sue opinioni, che ci piacciano o no”. E quando il giornalista gli fa notare che si tratta di soldi pubblici ribatte: “Tra i cittadini che pagano il canone ci sono anche quelli che vogliono sentire Orsini”. L’importante è che però i talk e i conduttori non si limitino a registrare soltanto le posizioni in ballo, ma facciano da “filtro” giornalistico a quello che viene detto, contestualizzandolo e – a volte, se necessario – anche contestandolo. “Quella contro Orsini – conclude Formigli – è stata un’operazione abbastanza ridicola. Non sto dicendo che in Italia esiste la censura, ma ciò che è accaduto è preoccupante”.

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